“Dopo di noi” Appello alla città per dare vita alla Fondazione
Un percorso per accompagnare sul fronte dei servizi e delle necessità specifiche le persone con disabilità e le rispettive famiglie, nel presente ma anche in prospettiva futura. Prende corpo il progetto della Fondazione di partecipazione varato dall’amministrazione comunale a tutela delle persone con disabilità e alle aspettative di lungo periodo delle loro famiglie che desiderano garantire un futuro certo ai loro figli, anche quando il sostegno della rete familiare dovesse venire a mancare per cause naturali.
Un iter partito con la fase esplorativa avviata già nel 2011 (e che si è concretizzata con la stesura dello Statuto e dell’atto costitutivo della Fondazione di partecipazione “Dopo di noi”) attraverso il lavoro portato avanti dall’Area servizi sociali del Comune, unitamente all’Itis e alla Fondazione filantropica Ananian per l’elaborazione della complessa attività istruttoria. Adesso arriva il momento di un ulteriore passaggio. Quello cioè di affiancare alle istituzioni pubbliche il sostegno dei privati. «Quello che lanciamo adesso, dando il via alla manifestazione di interesse, ha esordito l’assessore comunale alle Politiche sociali Carlo Grilli, è un vero e proprio appello alla città. Accanto al finanziamento pubblico, c’è bisogno anche del sostegno dei privati per dare una maggior celerità operativa al progetto. Chiediamo pertanto a chi ne ha la possibilità di darci una mano».
La procedura è in via di pubblicazione e si concluderà entro il 31 dicembre, termine peraltro non perentorio. La legge regionale prevede che le fondazioni debbano disporre di un fondo di dotazione iniziale non inferiore a 300mila euro o, in alternativa, di un patrimonio iniziale di almeno 100mila euro e avere tra i fondatori uno o più soggetti pubblici che si impegnano a contribuire al fondo di gestione con almeno 50mila euro annui per 5 anni. Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dai rappresentanti delle associazioni che hanno partecipato al percorso progettuale (AsuiTs, Istituto Rittmeyer, Il Cenacolo, Cest, Aias, Acli, La strada dell’amore, Genitori insieme, Progetto riabilitazione, Trieste integrazione. (p. p.)
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