Dopo le piste ciclabili la panchina arcobaleno nel giardino Mercury

A farla i richiedenti asilo a Turriaco, domani l’inaugurazione Il sindaco Bullian: «Un segnale per la libera scelta Lgbt»



A Turriaco anche un giardino, quello di via Torricelli, dopo le nuove piste ciclabili, viene dedicato a un esponente della musica leggera. Non si tratta, però, di un cantautore italiano, ma dell’icona pop Freddie Mercury, scelto dall’amministrazione comunale come simbolo di libertà, anche nella propria espressione sessuale.

Non a caso a corredare la riqualificazione della piccola area verde, che sarà inaugurata domani alle 16, prima dell’accensione dell’albero di Natale in piazza Libertà, ci sono due panchine “arcobaleno”.

«Realizzate dagli ospiti richiedenti asilo politico con l’aiuto di Duemilauno Agenzia sociale – spiegano il sindaco Enrico Bullian e l’assessore alla Cultura Carla De Faveri –, vogliono essere un segnale per sostenere la libera scelta Lgbt, lesbiche, gay, bisessuali o transgender, la lotta contro l’omofobia, il rispetto dei diritti civili senza discriminazioni di genere o orientamento sessuale».

L’amministrazione comunale ha quindi «deciso di intitolare l’area verde a Freddie Mercury, artista britannico di origine Parsi e di religione zoroastriana, uno dei più celebri e influenti artisti nella storia del rock, frontman del gruppo leggendario dei Queen». Per l’ente, Freddie Mercury, all’anagrafe Farrokh Bulsara, ben rappresenta la figura dell’outsider di talento, che pur fatica ad affermare la propria frammentata identità, riuscendo però a diventare simbolo della libertà di espressione.

Il gruppo consigliare della Lega si dice invece rammaricato di «sapere che pur avendo proposto, con largo anticipo rispetto al consiglio comunale do lunedì sera, l’intitolazione di un parco o una via a Norma Cossetto, medaglia d’oro al merito civile, ricordata dallo stesso presidente della Repubblica Mattarella, come una giovane studentessa istriana, imprigionata dai partigiani slavi, seviziata e violentata dai suoi carcerieri, e poi barbaramente gettata in foiba, si è preferito intitolare il parco di via Torricelli, al famoso frontman Freddie Mercury».

Il gruppo consigliare sottolinea di non comprenderne la motivazione, se «le intitolazioni a parchi o vie dovrebbero averne di elevate». —



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