Dopo l’inno, la Bisiacaria vuole una “sua” bandiera

Varato il bando da parte dell’Associazione culturale che si avvale della collaborazione delle pro loco di vari paesi. Proposte entro il 17 luglio
Di Laura Blasich

Dopo l'inno, la Bisiacaria vuole darsi anche una bandiera. L'iniziativa è dell'Associazione culturale bisiaca che l'aggiunge a quelle, dalla carta d'identità bisiaca al dizionario bisiaco donato a tutti i nuovi nati nell'ospedale di San Polo, messe in campo in questi anni per cercare di non disperdere la cultura e la parlata di un'area già di per sé ridotta e da oltre un decennio alle prese con importanti fenomeni migratori. Prima dalle regioni meridionali, ma anche da Trieste, poi da Paesi stranieri.

Che si tratti di una lotta impari contro quelli che sembrano inarrestabili processi di globalizzazione l'Associazione culturale bisiaca, sempre molto attiva e presente nelle scuole, anche quelle sempre più multietniche di Monfalcone, comunque non lo crede proprio.

E se un'identità forte la Bisiacaria, prima veneziana e poi asburgica, compressa tra il Friuli e Trieste, non l'ha mai avuta, l'Acb si dà da fare per costruirla. Lo dimostra il bando per dare un vessillo comune al territorio, varato in collaborazione con le Pro loco di Fogliano Redipuglia, Monfalcone, Ronchi dei Legionari, Sagrado, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo, Staranzano, Turriaco, il Circolo culturale e ricreativo don Eugenio Brandl e il Gruppo costumi tradizionali bisiachi (l'inventore dell'Inno ai bisiachi), Associazione incontri bisiachi, Società monfalconese di mutuo soccorso.

Fatta salva la libertà di espressione dei singoli autori o autrici, la giuria giudicherà i progetti tenendo conto di alcune linee guida. In sostanza il vessillo dovrà essere simbolico della comunità bisiaca, riassumendo in sé quelle peculiarità che lo rendano facilmente riconoscibile come rappresentativo del territorio e avere riferimenti al patrimonio storico e culturale bisiaco.

Sono giudicati appropriati anche i richiami alla geografia o alle tradizioni locali.

L'unica parola ammissibile nel vessillo sarà "Bisiacària", mentre simboli, colori, figurazione dovranno essere facilmente leggibili anche a distanza. I progetti saranno selezionati da una giuria composta da illustri esponenti della storia e della cultura locale.

Per presentare le proposte c'è tempo ancora fino al 17 luglio. Basta inviarle all’Associazione culturale bisiaca, piazza Santo Stefano 6 a Ronchi dei Legionari.

Proprio in Bisiacaria c'è chi può vantare un illustre precedente, perché la Pro loco di Turriaco vide realizzare il proprio logo, che la rende riconoscibile ovunque, dal grande artista triestino Bruno Chersicla.

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