Drink, tabacchi e nuovi servizi Il Giulia diventa multitasking

Il confronto con la struttura di san giovanni 
Lasorte Trieste 16/09/20 - Il Giulia, Nuova Birreria
Lasorte Trieste 16/09/20 - Il Giulia, Nuova Birreria

Inserito in una realtà rionale, il Giulia è riuscito a tenere botta alla crisi post Covid. E non solo. Ha pure visto sorgere al proprio interno nuove attività.

A cominciare da quel settore della ristorazione che invece alle Torri d’Europa sta segnando il passo. Lo scorso giugno ha aperto la nuova birreria Doppio Malto, negli spazi un tempo occupati da Mc Donald’s. «Si tratta di un format molto giovanile clonato da un’esperienza simile già presente a Pordenone – spiega il presidente del consorzio il Giulia, Massimo Semeraro –. Ovvero una birreria con annessa sala biliardo e calcio balilla: qualcosa che in questa parte di città mancava e che sta riscuotendo un discreto successo».

Una scommessa, quella della birreria, destinata a rinnovarsi nei mesi a venire. «I proprietari di Doppio Malto – continua Semeraro – hanno intenzione di riprodurre quella che era la Dreher di una volta: non solo birre da spillare, quindi, ma una vera e propria fabbrica di birra artigianale. Rimane solo la difficoltà per trovare uno spazio per realizzare il progetto».

Il Giulia sta riprendendo quota, però, anche grazie a un nuovo buffet, a una pizzeria per asporto e a un bar rinnovato. Il centro commerciale di San Giovanni, insomma, persegue nella traccia battuta a partire dallo scorso 2017 quando, una volta rilevato dall’imprenditore veneto Piero Coin, ha iniziato una fase di rilancio innanzitutto architettonico e successivamente anche di contenuti.

Non solo ristorazione, dunque: fra gli spazi di rilancio destinati al Giulia c’è anche quello dedicato ai servizi. Dopo l’apertura di una nuova filiale Unicredit e di una tabaccheria, infatti, in fondo al viale puntano ad inaugurare a breve il primo ufficio postale aperto sette giorni su sette. Si tratta di “Post hello city”, una piattaforma che offre all’utenza servizi postali in modalità self-service.

E la crisi post Covid? «La preoccupazione è quella che si possa presentare un nuovo lockdown – sottolinea Semeraro – perché la situazione è ancora incerta, tanto che per il momento abbiamo bloccato l’ultima fase della ristrutturazione dell’area. Nel frattempo cerchiamo di guardare positivamente al futuro». —



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