Due amici in barca da Trieste alla Cina sulla Via della Seta

la storia
Il programma è quello di mollare l’ormeggio al Marina San Giusto oggi, di prima mattina. L’arrivo è previsto, giorno più giorno meno, tra tre mesi.
Fabrizio Pizzioli, triestino, e Matthew Wakeling, californiano, si sono conosciuti a Shangai dove entrambi lavoravano e dove Fabrizio, di formazione neuroscienziato comportamentale, era arrivato dopo aver conosciuto a Londra una ragazza cinese. Lo scorso anno, durante un soggiorno dei due amici a Rovigno, l’idea: perché non andare da Trieste alla Cina in barca? Detto, fatto. Hanno comprato in Dalmazia un 50 piedi, il Grand Soleil battezzato Nemesis, e l’hanno allestito con cura per prepararsi all’impresa. Non solo: Fabrizio Pizzioli - che appena tre settimane fa ha aperto un negozio di sartoria in via Mazzini (ma in Cina aveva gestito anche un ristorante e aperto una gioielleria antiquaria) - ha dormito a bordo per cinque mesi per abituarsi all’ambiente.
«Ci intriga molto il tema della Via della Seta, anche se né io né Matthew abbiamo esperienze oceaniche - spiega Fabrizio Pizzioli -: il mio però vuole essere soprattutto un viaggio nella natura umana, scandito dall’amicizia e dal confronto con gli elementi naturali. È vero che ho appena avviato una nuova attività commerciale in città, ma questa avventura non era, dal punto di vista umano, rinviabile». Anche se questo significa per lui lasciare a casa e non vedere per tre mesi anche i due figli, di 16 e 13 anni. «Sono abituati alla mia estrosità... Comunque mi hanno detto che hanno piena fiducia in me, anche se il più grande si è detto davvero dispiaciuto di non poter venire anche lui in barca». Anche i ragazzi, così come tutti gli amici e gli interessati, potranno comunque seguire l’avventura on line, l’indirizzo del blog è www.wesailthesilkroad.com, con pagine anche su Facebook e Instagram. —
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