Premio Trieste Next tra spazio, algoritmi e geopolitica

I libri scientifici finalisti della terza edizione: la proclamazione il 27 settembre

Fabrizio Brancoli
Le copertine dei cinque volumi finalisti: 1) Ardizzi, 2) Aresu, 3) Benenti Casati e Montagero, 4) Cozzi, 5) Quarteroni
Le copertine dei cinque volumi finalisti: 1) Ardizzi, 2) Aresu, 3) Benenti Casati e Montagero, 4) Cozzi, 5) Quarteroni

Non serve il rumore di un acceleratore di particelle o il bagliore di una stella artificiale per capire che il mondo sta cambiando. Può bastare il silenzio di una pagina, l’intuizione racchiusa in una metafora. E non è l’euforia del progresso a raccontare meglio il nostro tempo, ma la paziente tessitura delle parole. È lì, nell’approccio di chi scrive per spiegare, che la scienza incontra davvero le persone. Con questo spirito che nasce il Premio Trieste Next – Science Book of the Year, terza edizione, punto di riferimento per chi crede che la divulgazione scientifica sia uno dei linguaggi più necessari del nostro presente.

Cinque i titoli finalisti, scelti tra oltre novanta opere proposte da case editrici di tutta Italia. Cinque viaggi in territori diversi, ma legati da un filo comune: esplorare il mondo – e i suoi futuri – con occhi aperti e mente lucida. A vincere l’edizione 2024 è stato “Storie di errori memorabili” di Piero Martin, fisico e divulgatore; aveva conquistato la Giuria dei Lettori, composta da oltre 200 appassionati di scienza da ogni angolo del Paese.

Nel 2023 il premio era andato a “Capitalismo carnivoro” di Francesca Grazioli. I nuovi finalisti si fanno interpreti della metamorfosi che stiamo vivendo. La tecnologia si intreccia alla politica, l’intelligenza artificiale all’etica, lo spazio alla Terra.

Martina Ardizzi

Nel suo L’algoritmo bipede, la neuroscienziata Martina Ardizzi conduce un’indagine affascinante sull’evoluzione della mente. Il nostro cervello non è un organo statico, ma un paesaggio in continua evoluzione, che si adatta e si modifica, così come fece quando i preistorici impugnarono per la prima volta un utensile di pietra. Si torna al gesto primordiale del pensare, per farci intuire quanto siamo ancora – e quanto saremo sempre – in divenire.

Alessandru Aresu

Un altro orizzonte viene tracciato da Geopolitica dell’intelligenza artificiale, in cui Alessandro Aresu disegna le nuove mappe del potere globale. Non più solo guerre commerciali o conflitti militari: oggi la sfida passa attraverso i microchip, i supercalcolatori, le piattaforme digitali. Al centro figure come Jensen Huang, fondatore di Nvidia, in una nuova corsa all’intelligenza artificiale, ridefinendo gli equilibri tra nazioni, aziende ed economie.

Benenti, Casati, Montangero

A gettare lo sguardo oltre i limiti attuali del calcolo è Il computer impossibile, firmato da Giuliano Benenti, Giuliano Casati e Simone Montangero (quest’ultimo è prof di Fisica teorica all’Università di Padova). Il volume racconta la rivoluzione quantistica che sta per cambiare il nostro modo di risolvere problemi, analizzare dati, progettare il futuro. I computer quantistici, con la loro capacità di operare in spazi di possibilità che sfuggono all’intuizione classica, promettono di compiere in pochi secondi operazioni che oggi richiederebbero tempi estenuanti. Una sfida tecnologica e un cambio di paradigma culturale.

Emilio Cozzi

E se il futuro non bastasse a contenere la sete di esplorazione, ecco arrivare Geopolitica dello Spazio, il saggio di Emilio Cozzi che ci conduce laddove lo sguardo umano ha sempre voluto posarsi: oltre l’atmosfera, nelle orbite contese, nei programmi spaziali che già oggi decidono la sicurezza, l’economia e la leadership avanzata delle nazioni. Lo spazio non è più una cornice poetica o una destinazione fantascientifica: è un teatro dove si giocano partite reali, tra satelliti strategici e potenze emergenti.

Alfio Quarteroni

Chiude questa rosa L’intelligenza creata di Alfio Quarteroni – matematico che ha rivoluzionato la modellazione scientifica, vincitore della medaglia Blaise Pascal – che apre una riflessione sull’intelligenza artificiale. Lontano dagli entusiasmi utopici quanto dalle visioni apocalittiche, Quarteroni insegna a osservare l’AI per quello che è: uno strumento.

La 14.ma edizione

Tutti gli autori saranno protagonisti della 14ª edizione di Trieste Next – Festival della Ricerca Scientifica, in programma dal 26 al 28 settembre. Il titolo di quest’anno è “La vita dentro. Dialoghi tra scienze e tecnologie”. Le presentazioni dei volumi finalisti si svolgeranno sabato 27 settembre, dalle 11 alle 18, mentre la cerimonia di premiazione si terrà domenica 28 alle 11,30.

È aperta la raccolta delle candidature per entrare a far parte della Giuria dei Lettori. Iscrizioni aperte fino al 29 agosto 2025 su www. triestenext. it.

Le voci

Il Premio celebra la possibilità di tradurre la complessità in parole, per renderla abitabile da tutti. Leggere la scienza è un modo per non smettere di immaginare. Per Roberto Di Lenarda, rettore dell’Università di Trieste e presidente della Giuria, «si valorizza un’idea di scienza che non si chiude nei laboratori, ma si racconta con parole capaci di coinvolgere, ispirare. È attraverso una buona divulgazione che si costruisce una cittadinanza informata e partecipe. L’assessore del Comune di Trieste, Maurizio De Blasio, evidenzia il grande successo di pubblico delle due edizioni passate, parlando dell'incontro «tra scienza e svago, lettura e confronto, cronaca e immaginazione».

«La divulgazione scientifica non è solo uno strumento per capire il presente», riflette Antonio Maconi, direttore di Trieste Next. «È un atto di cittadinanza attiva che ci permette di leggere con consapevolezza i cambiamenti profondi del nostro tempo».

Chi “fa” Next

Il Premio si muove nell’ambito di Trieste Next-Festival della Ricerca Scientifica. Trieste Next è promosso da Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, Gruppo NEM Nord-Est Multimedia / Il NordEst / Il Piccolo, Area Science Park, OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. Copromotore è la Regione Friuli Venezia Giulia. Il festival si avvale della collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano.

È un progetto Trieste Città della Conoscenza. Il Main partner è Generali. I partner sono AcegasApsAmga, Estenergy, Insiel, Smact Competence Center. I Content partner sono EuroBioHighTech, Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, Fondazione Telethon e Centro Protesi Inail. —

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