Due anni per la manutenzione del ponte dell’isola di Veglia
ZAGABRIA
La tragedia del ponte Morandi a Genova ha avuto una grossa eco anche a Est, al punto che le principali concessionarie delle autostrade di Slovenia e Croazia hanno avviato un’attenta opera di monitoraggio delle proprie infrastrutture. E così l’autostrada Zagabria-Fiume ha deciso di avviare alcune importanti opere di risanamento del grande ponte che collega l’isola di Veglia alla terraferma, quello che alla sua inaugurazione nel 1980 si chiamava ponte Tito.
La società responsabile dei lavori di ricognizione e delle opere necessarie per il rinnovo del ponte è la Igh, che presenterà entro sei mesi un progetto operativo. La società Autostrada Zagabria-Fiume (Arz) sa già, comunque, che si dovrà rinnovare l’impermeabilizzazione della pavimentazione superiore del manufatto e lo strato di asfalto lungo tutti i 1.430 metri del ponte. Si dovranno risolvere i problemi di drenaggio ma anche sostituire tutti i dispositivi di transizione che non sono mai stati toccati dall’apertura al traffico dell’infrastruttura nel lontano 1980.
La concessionaria ha anche reso noto che i lavori dovranno essere effettuati senza interrompere il traffico sul ponte, essendo esso l’unica via di collegamento tra la terraferma e l’isola di Veglia. La spesa complessiva prevista si aggira attorno ai 2,6 milioni di euro. L’Arz ha dichiarato allo Jutarnji list di Zagabria che comunque la statica del ponte è di altissima qualità e che le varie parti vengono regolarmente sanate. I lavori, visto la necessità di mantenere aperto il transito ad autovetture, autobus e altri mezzi pesanti dalla terraferma all’isola, dureranno almeno due anni ma assicureranno sicurezza all’infrastruttura per il prossimi vent’anni.
Il ponte di Veglia è a due archi in calcestruzzo rinforzato ed è lungo 1430 metri. Il ponte fu completato e aperto nel luglio 1980 e inizialmente denominato Titov most ("Ponte di Tito" appunto) in onore del presidente jugoslavo Josip Broz Tito, morto due mesi prima. Il ponte fu progettato da Ilija Stojadinović in cooperazione con Vukan Njagulj e Bojan Možina, e costruito da Mostogradnja di Belgrado e Hidroelektra Zagreb tra il 1976 e il 1980. Fu progettato come ponte a sbalzo a stralli provvisori. A livello strutturale, consiste di due campate ad arco in calcestruzzo rinforzato, che appoggiano sull'isoletta di San Marco (in croato: Sv. Marko) tra Veglia e la terraferma. —
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