Due discariche abusive scoperte a Muggia, la Guardia di finanza sequestra 67 auto in stato di abbandono

Aree di proprietà di una società dedita al commercio di veicoli: i mezzi da anni ammassati sono stati ritenuti pericolosi per l’ambiente. Denunciato il rappresentante legale 

Foto Lasorte
Foto Lasorte

 

I finanzieri del Comando Provinciale di Trieste hanno sottoposto a sequestro due aree adibite a discariche abusive, di proprietà di una società dedita al commercio di veicoli, site nel Comune di Muggia.

Nello specifico, i Finanzieri della Compagnia di Muggia durante un controllo nei confronti di un’attività commerciale hanno proceduto al sequestro di due aree nelle quali risultavano ammassati 67 automezzi apparentemente in stato di abbandono, intestati alla medesima società. Gli autoveicoli privi di parti essenziali per la circolazione, non bonificati dalle plastiche, dai vetri e dai residui di olii esausti, erano stati depositati e lasciati - da anni - in balia delle intemperie tanto da essere avvolti, in alcuni casi, da cospicua vegetazione.

Gli stessi di fatto hanno costituito e continuano tutt’oggi a costituire un grave pericolo per l’ambiente e il suolo.

Infatti, con l’alternarsi delle stagioni e la conseguente esposizione agli agenti atmosferici potenzialmente corrosivi, alle alte temperature estive e alle basse temperature invernali, molte vetture hanno subito un’irrimediabile compromissione della struttura e delle varie componenti essenziali, a tal punto che le pessime condizioni nelle quali i veicoli si trovano, potrebbero in qualunque momento causare la perdita di oli o altri liquidi altamente inquinanti per il suolo e per le acque sotterranee, comportando un potenziale pericolo per la salute umana e animale.

Al termine dell’attività il rappresentante legale della società è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste, poiché, nell’ambito della propria attività imprenditoriale ha adibito due aree di proprietà a discarica abusiva destinandole allo stoccaggio di rifiuti pericolosi in assenza di qualsivoglia autorizzazione a norma di legge.

L’esito investigativo testimonia l’efficacia dell’azione posta in essere della Guardia di Finanza all’individuazione e alla repressione di tutti quegli illeciti che possano recare un grave danno all’ambiente a riprova dell’elevata sensibilità per il settore di riferimento.

In ossequio alle disposizioni recate dal Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n.188 si evidenzia che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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