Due nuovi marina a Pola Primo ok da Zagabria
POLA. Primo importante passo verso la trasformazione degli immobili e delle strutture ex militari situati all’interno del bacino portuale di Pola in complesso turistico e nautico. A Zagabria il...

POLA. Primo importante passo verso la trasformazione degli immobili e delle strutture ex militari situati all’interno del bacino portuale di Pola in complesso turistico e nautico. A Zagabria il ministero croato del Mare, trasporti e comunicazioni ha firmato il contratto di concessione del demanio marittimo, per la durata di 50 anni, con la società Kermas Istra che si è aggiudicata il concorso internazionale relativo all’area di Santa Caterina e Monumenti.
Qui entro la primavera del 2020 verranno costruiti due centri nautici per un progetto del costo complessivo pari a 30,26 milioni di euro; una cifra che però, in base a una serie di valutazioni, non sarà sufficiente. Il preventivo infatti si riferisce alla situazione sul terreno relativa al 2011: ma nel frattempo l’ex caserma e le altre strutture costruite nel periodo asburgico e durante il Ventennio italiano, delle quali si pianifica il recupero, hanno subito un’ulteriore devastazione da parte di vandali e ladri, Sono spariti tegole, grondaie, gli stessi mattoni. Per impedire ulteriori saccheggi, la direttrice del progetto Barbara Perusko annuncia la collocazione di sbarre in modo da impedire la circolazione dei veicoli nella zona. Gli immobili sono in via di consegna formale: «Poi scatterà lo stop ai veicoli, anche se lo lo spazio rimarrà aperto per le passeggiate e il transito dei ciclisti fino al momento in cui i lavori nel cantiere non rappresenteranno un problema per la sicurezza».
Nell’area si trovano anche due imbarcazioni semiaffondate destinate alla rottamazione e numerose barche non immatricolate adagiate lungo la costa. Non mancano immondizie e rifiuti come vecchie reti dei pescatori pneumatici e altro.
Sempre stando a Perusko, l’ambizioso progetto verrà realizzato in tre fasi. La prima comprende il risanamento del vecchio ponte ora in condizioni disastrose e la costruzione del marina a Santa Caterina. Quest’ultimo sarà capace di 400 ormeggi in mare e altri 150 all’asciutto. Seguirà la fase “Porto 2” nei pressi della vecchia cava pietraia ora in disuso, dove è consentita la costruzione di 150 ormeggi in mare e di altri - fino a mille - all’asciutto. La terza fase comprenderà la costruzione, nell’area di Monumenti, di un albergo e di altre strutture per lo sport e il tempo libero, compreso un centro commerciale.
Perusko richiama l’attenzione su un possibile problema che potrebbe fare allungare i tempi dei lavori: poche imprese edili in Croazia dispongono della licenza per operare nelle zone sotto tutela culturale. «Uno degli interventi più complessi - conclude - sarà il risanamento del vecchio ponte, per il quale bisognerà fare uso dei materiali usati all’epoca della costruzione, ecco perché il costo del progetto potrebbe lievitare di molto».
(p.r.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video