Duecento in festa per i cigni Mira e Mar

All’inizio, come peraltro prevedibile, sono sembrati un po’ spaesati e impauriti. Ma qualche istante dopo, si sono acclimatati nella loro nuova “casa” e dall’isolotto centrale hanno preso speditamente la via dello specchio d’acqua del laghetto. Il Parco di Miramare ha salutato ieri mattina il ritorno dei cigni nella storica cornice, dopo un’assenza di oltre cinque anni, davanti a un folto pubblico. Circa duecento persone, tra abituali frequentatori, visitatori, turisti, semplici curiosi, ma soprattutto tanti bambini, che hanno accolto con un applauso spontaneo il primo passaggio sull’acqua della coppia di cigni reali, nati lo scorso autunno e provenienti dall’allevamento veneto Fornasier di Jesolo. “Mira” e “Mar” i nomi dei due nuovi “inquilini” del Parco, che campeggiano sulla targa esposta al bordo della recinzione, e che sono stati scelti con un sondaggio popolare via web. Una iniziativa partita dai due gruppi Facebook, vale a dire “Nimdvm” e “Te son de Trieste se”, che, dopo un progetto avviato qualche mese fa, nelle ultime settimane hanno promosso una raccolta fondi che è stata immediatamente recepita dai triestini.
«È stata una festa riuscita, un ritorno a casa commovente - ha commentato Alberto Kostoris, presidente di “Nimdvm” -. Abbiamo raccolto più fondi di quanto previsto in origine, 700 euro, e dunque potremo contribuire non solo al mangime dei due cigni, ma anche alla realizzazione della casetta ricovero e della rampa di accesso al laghetto». Soddisfazione anche per Max Tramontini, del gruppo “Te son de Trieste se”, che ha sottolineato che «la catena di solidarietà dei triestini si è subito messa in moto e si è ampliata spontaneamente strada facendo». Una festa della città che poi è proseguita con il brindisi all’adiacente Caffè Massimiliano. Nessuna iniziativa di protesta invece da parte degli animalisti, che alla vigilia avevano espresso la loro contrarietà al ritorno dei cigni a Miramare in una lettera spedita alle diverse istituzioni, nella quale veniva rimarcata la preoccupazione relativa «alla sicurezza dei due esemplari, sia sul fronte di possibili attacchi predatori di altri animali, sia nei confronti di eventuali comportamenti scorretti dei visitatori che gettano cibo nel laghetto». «Gli animalisti possono stare tranquilli - ha spiegato l’architetto Maurizio Anselmi, responsabile del Parco -. Ci siamo preparati con attenzione a questo nuovo arrivo, dialogando costantemente con l’allevatore in merito alle caratteristiche e alle modalità di somministrazione del cibo, oltre che in riferimento all’intero programma di cura e assistenza dei cigni. Una tappa simbolica ma importante del nuovo corso del Parco di Miramare. Una rinascita che passa attraverso il recente recupero delle serre storiche e di quelle nuove, e che proseguirà con il completamento del parterre». Tra chi non ha voluto mancare all’appuntamento, anche il sindaco Roberto Dipiazza: «È stata riproposta una tradizione che ci riporta indietro nel tempo, a quando eravamo bambini e venivamo ad ammirare i cigni del laghetto - ha affermato il primo cittadino -. Questo è un Parco che sta rifiorendo. C’è ancora molto da fare ma è stata imboccata la strada giusta».
Tanti i video e le foto scattate dai presenti che hanno voluto così conservare le immagini dell’evento. «Una iniziativa che incarna uno spirito educativo per le giovani generazioni che in questo modo possono conoscere la storia e le tradizioni della città» ha osservato Claudio Visintin, mentre Luisa Pitacco e Nerina Bobini, storiche frequentatici del Parco, hanno dichiarato: «Veniamo qui ogni giorno. Questa è un’ottima iniziativa a patto che i cigni siano assistiti e curati nel modo giusto. Per Miramare un ulteriore passo in avanti verso una rinascita che possa mettere fine a un degrado che non era più tollerabile».
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