Duino, nuovo colpo alla Cernizza abitanti esasperati

DUINO AURISINA. Cernizza ancora terreno di scorribande per i ladri e i cittadini protestano per la scarsa sicurezza, chiedendo un intervento immediato del Comune con l'inserimento di almeno una telecamera di videosorveglianza a Duino, da considerarsi la “porta d'ingresso” dei topi d'appartamento. L'ultimo furto è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, nel bed & breakfast di Federica Marchesich, mentre i proprietari della struttura stavano dormendo. A scoprire il fatto la stessa titolare, che al risveglio verso le 6.30, la mattina seguente, ha suo malgrado constatato l'assenza della borsa e di alcuni oggetti lasciati nella stanza. Non ingente l'entità del colpo: sottratti un cellulare, un portafoglio e due borsellini portamonete. Ma tanti i disagi. La paura, innanzitutto, di avere avuto dei malviventi in casa, penetrati dalla porta d'ingresso, violata. E poi le noie per la perdita dei documenti personali, che ha costretto la proprietaria a setacciare inutilmente tutti i cassonetti di Duino, spingendosi fin sul monte Hermada, nella speranza di ritrovare le carte abbandonate dai ladri. «Non ce la facciamo più – protesta Federica Marchesich – noi della Cernizza siamo continuamente spiati: basta che uno si rechi a gettare l'immondizia o lasci durante la notte una finestra aperta che si ritrova con i ladri in casa, come è accaduto di recente a una vicina». Solo un mese fa, poi, il furto nella villa della famiglia Pahor, dove in pieno giorno i soliti ignoti hanno messo soqquadro l'abitazione nella vana ricerca di una cassaforte, “accontentandosi” infine dei gioielli in quel frangente lasciati incustoditi. Si è appreso solo ora, peraltro, che il giorno antecedente il clamoroso raid un'altra villa, nella Cernizza, era stata oggetto dell'attenzione dei malviventi. La proprietaria, verso le 5 del mattino si era svegliata e, per il gran caldo, aveva aperto le finestre: un tanto è bastato a far sì che i ladri penetrassero all'interno e portassero via portafogli e altri averi. Come in quei casi, la titolare del b&b ha sporto sabato regolare denuncia, rivolgendosi al Commissariato di Sistiana, giunta sul posto con una pattuglia. Quanto agli autori dell'ultimo furto, a oggi uccel di bosco, la polizia ha spiegato alla donna che, con molta probabilità, si tratta di persone dell'Est, senza fissa dimora, dedite al soggiorno temporaneo nei camping della zona, dove si mescolano ai turisti per non dare nell'occhio e contemporaneamente prendere di mira una zona. «È scandaloso, come riferito dal Comune, tenere il tesoretto di 5 milioni congelato – ha sottolineato Marchesich –, se poi non si riesce neppure a comprare una telecamera per garantire la sicurezza dei cittadini. Certe cose è meglio neppure dirle. L'unico dispositivo presente è a Sistiana. Perché mai a Duino, il borgo più bersagliato, dove ci sono tante ville, non si provvede ancora a coprire l'area con questa rete? Non serve tappezzare le grandi città di occhi elettronici, magari per tre quarti non funzionanti, se poi si lasciano interi paesi, più piccoli e nascosti, nelle grinfie dei ladri». Peraltro, proprio di recente, è stata depositata una petizione sottoscritta da un centinaio di cittadini nella quale si richiedono telecamere e controlli capillari sul territorio, proprio ai fini della sicurezza. Segno che i residenti hanno molto a cuore la questione. La polizia non ha escluso, parlando con la titolare del b&b, ulteriori furti: con molti cittadini in vacanza la notizia di altre sgradite “visite” potrebbe arrivare anche a distanza di giorni, cioè al rientro dalle ferie estive.
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