Duino, pronti 800mila euro per il Villaggio del Pescatore

Presentato dalla giunta il progetto preliminare delle nuove banchine del porto I soldi arrivano dal Fondo europeo per la pesca. Quattro le concessioni previste
Di Tiziana Carpinelli
sterle trieste villaggio del pescatore
sterle trieste villaggio del pescatore

DUINO AURISINA. Presentato il progetto di un nuovo banchinamento al Villaggio del Pescatore: ampio respiro alla pesca, con la possibilità di scaricare le merci e caricare le attrezzature a bordo delle imbarcazioni da lavoro in un'area dedicata e soprattutto lontana dai diportisti. È destinato a cambiare fisionomia il tratto di costa che arriva fino al pescaturismo della Coop Colmi, grazie a un preliminare predisposto dall’amministrazione Kukanja che prevede interventi tesi essenzialmente a migliorare la sistemazione dell'area portuale del Villaggio, così da facilitare, con la costruzione di una nuova banchina, le attività locali e la stessa fruizione pubblica degli spazi da parte di diportisti e visitatori. Attualmente infatti le operazioni dei pescatori avvengono nel bel mezzo degli spazi esistenti e risultano non poco ostacolate anche dalla presenza, al momento temporanea, ma un domani definitiva, del semi mini-Mose, il muro in cemento a contenimento delle ingressioni marine. Inoltre operatori e diportisti sono spesso costretti a convivere nelle reciproche attività. Per portare in porto, nel senso letterale dell'espressione, l'intervento ci sono in ballo 800mila euro da attingere al Fep (Fondo europeo per la pesca), che coprirebbero al 100% gli interventi a carico dell'ente locale e al 60% quelli dei privati. Questo perché le concessioni interessate dal banchinamento sono quattro, tre private e una per l'appunto comunale: l'amministrazione aveva preso infatti, nel maggio 2012, uno dei tratti per assicurare continuità ed evitare “buchi” nell'opera. Concordando poi la riscossione dei finanziamenti europei allo stato di avanzamento dei lavori, il banchinamento risulterebbe sostenibile anche sotto il profilo del rispetto del patto di stabilità.

Lo spiega l'assessore ai Lavori pubblici Andrej Cunja: «L'area è divisa in 5 stralci, ovvero concessioni limitrofe, così nell'ordine: il primo, in zona Frigo, interessava una società che è fallita e la banchina è ora ricaduta nelle mani della Regione, mentre l'edificio fatiscente è in capo all'azienda che aveva concesso alla srl un leasing per l'acquisto; il secondo è della Friulpesca, il terzo della Almar, il quarto è stato preso dal Comune dopo la rinuncia di B.Fri, e il quinto è della Colmi». Il precedente piano particolareggiato del porto del Villaggio, «adottato ma non ratificato», stando a quanto riferito da Cunja, «è decaduto lo scorso novembre e prevedeva nell'area, dunque dall'ultimo tratto di banchina esistente fino alla punta sabbiosa, oltre il pescaturismo, la creazione di una passeggiata a mare».

«Ma siccome quel piano non ha avuto seguito – rimarca l'assessore - si è ritornati al precedente e così, coerentemente a quanto da quest'ultimo prescritto, i concessionari hanno presentato delle proposte per un nuovo banchinamento, ai fini di carico e scarico prodotti. Il Comune ha predisposto un progetto unitario».

La nuova banchina si estenderà dal secondo al quinto stralcio. A monte della parte comunale (47,2 metri di lunghezza costa, di cui 27,8 sistemati a scogliera e 19,4 a banchina in calcestruzzo) è prevista anche la realizzazione di un piazzale pubblico di 230 mq. Complessivamente la banchina sarà di qualche centinaio di metri, ma non tutta sarà sistemata in banchina, in alcune porzioni resteranno gli scogli. Lunedì ci sarà un incontro in Regione per concordare le procedure burocratiche, ma le domande – assicura Cunja – «sono state tutte presentate nei tempi». «La volontà del Comune è di dare uno spazio ai pescatori locali – conclude l'assessore – cosicché non vi siano reciproci intralci tra attività produttive e diportistiche».

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