Duso cita Thomas Hobbes: «Libertà e democrazia sono due concetti che restano indissolubili»

Che cos'è oggi la libertà? Una definizione è questa: «Quando non sono impedito di fare qualcosa, fisicamente e da un punto di vista comune e sociale». La libertà è "soggettiva" e "individuale". Così...

Che cos'è oggi la libertà? Una definizione è questa: «Quando non sono impedito di fare qualcosa, fisicamente e da un punto di vista comune e sociale». La libertà è "soggettiva" e "individuale". Così è iniziata ieri al dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Trieste, in Androna Campo Marzio, la lectio magistralis di Giuseppe Duso, classe '42, originario di Treviso, già professore di Filosofia politica all'Università di Padova, sul tema: "La libertà: un concetto da ripensare". Un appuntamento che rientra nell'ambito delle attività del dottorato interateneo UniTS-UniUD "Storia delle Società, delle Istituzioni e del Pensiero. Dal Medioevo all'Età Contemporanea".

Seppure in pensione, Duso partecipa spesso a manifestazioni ed eventi, è uno studioso dei concetti della politica moderna e riconosciuto per i suoi interventi su Althusius, sul giusnaturalismo moderno, sulla filosofia classica tedesca e sulla filosofia politica del Novecento. Tra le sue attività, fa parte di diverse associazioni e gruppi di lavoro, tra cui il Centro Interuniversitario di Ricerca sul Lessico Politico e Giuridico Europeo, di cui è tra i fondatori ed è attualmente direttore.

Libertà, si diceva. Partendo da Thomas Hobbes e il Leviatano e menzionando anche Rousseau, Duso ha cercato di dare un'interpretazione filosofica della libertà. Il concetto che racconta questa parola viene "legato alla vita sociale, alla politica" e «si congiunge con quello di democrazia (potere del popolo)», cioè «liberarsi dal potere». Nel senso comune significa questo, dice Duso. È dal giusnaturalismo che parte il docente, dal Contratto sociale secondo Hobbes, il quale afferma che quest'ultimo non è «fatto tra individui e sovrano» ma «da tutti gli individui in favore di un terzo che è il sovrano». Alla fine si è di fronte «a un sovrano mentre tutti gli altri sono sudditi».

Hobbes è incoerente oppure questo concetto ha una sua logica?, si chiede Duso: «Per approfondire - risponde - bisogna capire il concetto di potere». Ovvero, tutti possiamo essere liberi, «ma ci vogliono delle regole». S'inserisce ancora la sovranità, aggiunge Duso, che è possibile solo se pensata dal basso e che si ricollega alla libertà. Come? Con l'autorizzazione del popolo a decidere chi è la propria rappresentanza: tutti così sono autori delle azioni che il rappresentante farà.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo