E a Opicina riparte l’attività del terzo anno al Civiform



Emozionati, perché sono sì tornati in aule e corridoi che conoscono da tempo, ma in un’atmosfera del tutto inedita, indossando cioè le mascherine d’ordinanza, facendo attenzione alle distanze, dovendo ricordare e rispettare anche i più piccoli dettagli della normativa anti Covid-19.

Sono i ragazzi del terzo anno del Civiform di Opicina, la scuola di formazione professionale che ieri, con la ripartenza delle lezioni, è stata il primo ente di formazione a riaprire ufficialmente i battenti in Friuli Venezia Giulia e tra i primi in Italia. «È stata un’esperienza unica – ha detto Chiara Franceschini, vicedirettore generale di Civiform e responsabile della sede di Opicina – perché ci siamo trovati tutti a dover affrontare qualcosa di del tutto nuovo. È stato bello ritrovarci, docenti e ragazzi – ha aggiunto –, pur dovendo confrontarci con una realtà sconosciuta e posso dire che tutti gli iscritti al terzo anno, complessivamente una cinquantina di giovani, sono stati molti bravi e rispettosi delle regole». E si spera che la stessa situazione di ordine e auto controllo si possa ottenere allorquando, nei prossimi giorni, torneranno sui banchi anche le prime e le seconde classi e gli iscritti al quarto anno.

«Siamo ripartiti nel segno della sicurezza – ha proseguito Franceschini – applicando le misure disposte per prevenire i rischi legati alla diffusione del Covid-19, facendo severi richiami agli allievi sulle norme comportamentali e sull’attenzione da prestare ai soggetti più fragili, oltre a fissare un vero e proprio patto di corresponsabilità tra scuola, famiglie e alunni, in cui tutti sono chiamati a collaborare con un unico obiettivo, cioè imparare in sicurezza».

Dopo l’impegno profuso per il buon andamento della struttura nel corso dell’emergenza sanitaria della scorsa primavera, è dunque iniziato il nuovo anno formativo. A breve il comprensorio tornerà a pieno regime, con 200 allievi presenti nelle varie aule, dove sarà necessario tutelarne la salute. «Abbiamo lavorato intensamente – ha ripreso Franceschini – per creare in tempo record tutte le condizioni necessarie per portare a compimento l’obiettivo dell’apprendimento in sicurezza che, accanto alla crescita umana e professionale dei ragazzi, è la priorità assoluta». —



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