E alla Guarrera non arrivano gli euro della Cig

I sindacati: «Mancato versamento degli importi della cassa integrazione ai lavoratori della ditta»
Foto Bruni 08.05.13 Via Caboto,4-Gerrero
Foto Bruni 08.05.13 Via Caboto,4-Gerrero

Il ritardo da parte dell’Inps dell’erogazione della cassa integrazione in deroga ad alcuni lavoratori della ditta Guarrera srl viene denunciato dal segretario provinciale della Conflavoratori Giulio Frisari. Si tratta in particolare di due lavoratori che sono già in “cassa” da tre mesi senza in realtà percepire nemmeno un euro e di altri otto che nel corso di questo periodo hanno ruotato venendo a propria volta non pagati nella fase in cui non lavoravano. «In febbraio, su richiesta della Guarrera che dichiarava lo stato di crisi aziendale - riferisce Frisari - la Conflavoratori congiuntamente alla Cgil ha firmato la Cig in deroga per tre mesi. Il datore di lavoro ha chiesto il pagamento diretto da parte dell’Inps. La rotazione tra i lavoratori e le rassicurazioni per una erogazione certa degli importi da parte dell’Inps erano le condizioni essenziali. A distanza di quasi tre mesi invece, oltre al danno per l’impossibilità del pagamento da parte dell’Inps causa mancata copertura istituzionale, anche la beffa per la non applicazione della rotazione tra i lavoratori. Ecco quindi che i lavoratori esclusi si ritrovano improvvisamente senza stipendio e senza ammortizzatori sociali e quindi non più in grado di sostentarsi economicamente. Questa disgustosa e antipatica vicenda - aggiunge Frisari - è stata esaminata con l’imprenditore la scorsa settimana dopo le nostre ripetute sollecitazioni a rispettare gli impegni assunti per non far pagare la crisi ai soliti noti».

Nel corso dell’incontro l’azienda, che produce soprattutto gadget pubblicitari per il mercato assicurativo compresi i contrassegni di assicurazione sul parabrezza dei veicoli che però non saranno più obbligatori dal 2014, ha confermato la grave crisi finanziaria attraversata a causa dell’aumento dell’indebitamento con le banche per gli investimenti effettuati per le innovazioni tecnologiche con trasferimento anche della sede e per l’aumento dei costi generali. Per quanto riguarda la mancata erogazione delle competenze di cassa integrazione, nel verbale della seduta si parla di «ritardi imputabili all’Inps e agli uffici regionali conseguenti alla verifica dei fondi disponibili». «Lo nostre richieste non sono state comunque accolte - conclude però Frisari - il che ora ci costringe a valutare un ricorso per vie legali per comportamento discriminatorio e verifica della correttezza delle procedure amministrative». (s.m.)

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