E anche Gorizia scopre la furia del vento

Folate fino a 100 orari e danni in tutta la provincia. Barche affondate a Grado

Situazione difficile anche a Gorizia e nell’Isontino a causa della bora. Raffiche di 100 chilometri orari alle 8.30 a Gorizia, di 120 km/h alle 24 a Monfalcone e di 94 km/h alle 8 a Grado hanno creato scalpore in un’area non abituata a tale evento come la nostra.

Sono oltre una quarantina gli alberi scaraventati a terra in tutta la provincia (di cui una ventina soltanto a Gorizia), coperture e tegole finite sui marciapiedi o in strada, tabelloni pubblicitari sradicati con irrisoria facilità al ciglio delle strade, grondaie staccate, intonaci pericolanti.

E poi, a Grado, motoscafi affondati o parzialmente inabissati, altri alberi sradicati a Pineta, Barbana e al Parco delle Rose. Insomma, un bollettino di guerra.

Tutto ciò ha comportato un autentico superlavoro per i vigili del fuoco del comando provinciale di via Diacono. Alle 12.45 di ieri erano già cento gli interventi effettuati nelle precedenti 24 ore, cui si sono aggiunti altri cinquanta “in coda” che vengono affrontati anche in queste ore. La situazione più difficile in via Scodnik, poco lontano da uno dei peggiori incroci cittadini per la sua scarsa visibilità.

Uno degli alberi che si trovano sul retro dell’Istituto d’Arte “Max Fabiani” è stato scaraventato a terra dalla fortissima bora: il vegetale è finito lungo la strada, creando un’invalicabile barriera naturale.

«Anche noi siamo stati subissati da chiamate - fa sapere Marco Muzzatti, comandante della Polizia locale di Gorizia -. Difficile tenere una contabilità delle ramaglie e delle tegole che si sono abbattute sulle strade».

Interventi si sono registrati anche in viale Oriani (un palo dell’illuminazione pubblica è stato schiantato dal vento), in via Don Bosco, in via Zorutti e in via Osoppo a Lucinico. Sempre a Lucinico è stata fatta una verifica al tetto della palestra mentre sono caduti intonaci non lontano dall’entrata dell’asilo di via Romagna. Notevoli i danni sulle strutture comunali: nella sede dei vigili urbani è stata divelta una lastra di metallo; negli uffici del Giudici di Pace le finestre si sono aperte e il controsoffitto in fibra minerale è volato a terra; al centro sociale Polivalente è caduto il portone carraio in legno a causa della rottura dei cardini.

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