È goriziana la ricetta regina del “Gran galà del baccalà”



Un successo, per la partecipazione, e un autentico trionfo per le papille gustative. È stato questo il “Gran galà del baccalà”, organizzato in via Rastello dalla “Bottega del Maiale” come evento conclusivo del “Carnevale in Rastello”. Il tutto, ovviamente, rispettando la tradizione e celebrando uno dei piatti principi della Quaresima. Il baccalà, appunto. Al galà, che poi altro non era se non un originale gara di cucina, hanno partecipato undici concorrenti, tra i quali diversi cuochi amatoriali dalla grande passione e alcuni ristoranti della regione.

Tutti si sono cimentati in una reinterpretazione della tradizionale ricetta del baccalà in umido, sottoponendo poi le loro creazioni al giudizio della giuria di (grande) qualità composta dalla chef Chiara Canzoneri, dal produttore vinicolo Lucio Bernot, dal presidente mandamentale di Confcommercio Gorizia Gianmarco Zotter e dal presidente di Slow Food Friuli Venezia Giulia Massimiliano Plett. Alla fine a vincere è stato il piatto realizzato a “quattro mani” dai goriziani Francesca Piva e Christian Zuttioni, che durante il Carnevale appena concluso gestivano peraltro il locale temporaneo “Vecio Borgo” in via Rastello. E Francesca, peraltro, è anche in procinto di aprire una propria attività di ristorazione, con questa vittoria che (chissà), potrebbe rappresentare il miglior viatico possibile per la nuova avventura professionale. La loro versione fritta e desalinizzata del baccalà ha incantato i giurati, che hanno premiato i due con il primo posto.

Alle loro spalle si sono piazzati gli chef di due ristoranti udinesi (“Al Fagiano” e “Da Artico”), ma un po’ tutte le proposte in gara sono piaciute tanto ai giurati quanto al pubblico che ha assistito al galà per poi assaggiare le diverse versioni di baccalà. Comprese quelle dei ristoranti “Da Daniela” di Perteole, del “Moscardino Bistrot”, della “Trattoria Turri” e della “Gostilna Primozic” di Gorizia.

«Siamo estremamente soddisfatti di come sono andate le cose – racconta entusiasta Ascanio Cosma, con Alessandro Severo da sempre l’autentica anima della “Bottega del Maiale” –, sia per la risposta del pubblico sia per quella dei partecipanti. Ci eravamo prefissati di arrivare almeno a dieci iscrizioni per questa prima edizione, e le abbiamo superate. Ma non è solo una questione di quantità: decisamente positiva, e anzi perfino sorprendente, è stata la qualità. Tutti i piatti erano di alto livello ed estremamente originali, tanto da mettere in difficoltà la giuria che è stata chiamata a votare. Insomma, direi che l’esperienza è stata positiva e merita di essere riproposta».

Così a Gorizia si potrebbe aggiungere un’altra gara all’insegna della tradizione culinaria, dopo quella dedicata alle gustose “patate in tecia” che sempre la “Bottega del Maiale” propone ogni anno proprio in via Rastello durante il periodo del Dicembre Goriziano. –



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