E il Pd compatto fa il tifo per Bersani

Da Cosolini a Rosato, tutti col leader nazionale. Fuori dal coro Lupieri: «Renzi è interessante»
Il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani durante il convegno ''Un nuovo alfabeto per l'Italia '' nel tempio di Adriano, Roma, 25 maggio 2012. ANSA / GUIDO MONTANI
Il segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani durante il convegno ''Un nuovo alfabeto per l'Italia '' nel tempio di Adriano, Roma, 25 maggio 2012. ANSA / GUIDO MONTANI

Meglio l’ex ministro e oggi segretario nazionale del partito oppure il sindaco rottamatore che invoca a gran voce il rinnovamento? Il Pd locale non ha dubbi: la risposta ha il nome di Pier Luigi Bersani. Matteo Renzi, primo cittadino di Firenze dal giugno 2009, non convince proprio. L’eco del duello a distanza, proiettato alle future primarie per la designazione del prescelto alla sfida per il ruolo di premier post-governo Monti, giunge sino a Trieste. Incontrando qui quasi l’unanimità fra le diverse anime del Partito democratico.

«Il modo in cui è partito questo confronto non mi appassiona - esordisce il sindaco Roberto Cosolini -. Rischia di apparire, in maniera fuorviante, come una sfida fra vecchio e nuovo. Allo stato delle cose, Bersani ha già dimostrato di essere un eccellente ministro: essendosi misurato su questioni importanti quali economia e lavoro, credo potrebbe essere un ottimo capo del governo in questa fase. Renzi? Come primo segno di rinnovamento della politica, si dedichi al ruolo per cui è stato eletto».

«Il clima da derby non mi piace - gli fa eco il segretario provinciale Francesco Russo -. Il mio auspicio è di vedere il Pd al centro in una sintesi fra due piani: portare rinnovamento e salvare il Paese. Mi pare che oggi questa sintesi sia espressa meglio da Bersani. Avrà il mio appoggio condizionato al fatto che faccia sue le istanze del rinnovamento di cui parla anche Renzi».

Una partita in chiave nazionale di cui a Roma, inevitabilmente, si parla. «Bersani ha il profilo e la competenza per fare il presidente del Consiglio - sottolinea senza esitazioni il deputato Ettore Rosato -. Stiamo scegliendo questo e dobbiamo esprimere un leader che abbia il profilo e la credibilità per rappresentare il nostro Paese e per governare in modo autorevole». Così la senatrice Tamara Blazina: «Tra i due sto con Bersani, candidato naturale a premier. Spero che da parte sua vi sia un’apertura al ricambio generazionale. Può portarlo avanti anche lui».

E in Consiglio regionale il Pd triestino che dice? Bruno Zvech è perentorio: «Ho sostenuto e sostengo Bersani perché in questo momento ci serve concretezza più che trovate pirotecniche ogni secondo...». Convinto anche Franco Codega: «In questo momento difficile è Bersani la persona più attrezzata sui fondamentali economici. E non si irrigidisce sul piano culturale in merito al rinnovamento». Unica voce fuori dal coro, quella di Sergio Lupieri: «Seguo con grande simpatia Renzi. Trovo interessanti le sue proposte e idee, mi ritrovo in gran parte dei suoi ragionamenti. Quando ci saranno le primarie, valuterò». (m.u.)

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