E l’Agenzia delle Entrate avvia i controlli a tappeto sui “furbetti” del canone

Sono scattati i controlli sul pagamento del canone Rai 2016, primo anno di introduzione della legge che prevede il pagamento dell’abbonamento tv ad uso privato mediante addebito sulle bollette dell’energia elettrica. Centinaia di triestini, in questi giorni, stanno ricevendo nella cassetta della posta una comunicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate, che segnala il mancato riscontro del pagamento. «Dai nostri archivi, - si legge nella missiva - risulta che lei o un componente del suo nucleo famigliare non ha provveduto al versamento del canone dovuto nel 2016».
Si tratta dei primi riscontri da parte dell'Agenzia su chi ha versato o meno il canone dopo l'introduzione del nuovo sistema di pagamento. Ma cerchiamo di capire quali situazioni possono aver impedito il pagando dovuto. Partiamo dal fatto che è l’Agenzia delle Entrate ad inviare a realtà come Energia Base, Hera Com ed EstEnergy (i tre rivenditori di energia che fanno capo al gruppo Hera) oppure Bluenergy, Enel o Eni, i flussi dei nominativi a cui addebitare il canone nelle bollette destinate alle utenze domestiche. Nell’invio dei dati, potrebbe involontariamente esserci stata qualche defezione. In altri casi l’utenza domestica di energia elettrica potrebbe essere intestata, senza aver fatto una voltura, ad una persona deceduta, che per l’Agenzia delle Entrate non è più un contribuente e, dunque, il suo nominativo non viene indicato a chi invia le bollette. Altra possibilità è che a seguito del un mancato pagamento di una bolletta, il fornitore di energia invii al suo cliente un sollecito. In quel caso, il sollecito riguarda solo l'importo relativo ai consumi di energia e non quello del canone Rai, visto che i fornitori di energia non si occupano di riscossione ma solo di incasso per l'Agenzia delle Entrate. In quel caso, l'utente, anche in buona fede, salda solo la somma citata nel sollecito, e non quella relativa al canone. Nei casi in cui nessun componente della famiglia tenuta al versamento del canone Rai sia titolare di un contatto elettrico di tipo domestico residenziale, è previsto che il pagamento sia effettuato mediate F24. E se ciò non avviene, l'Agenzia delle Entrate ne ha presto riscontro.
Insomma gli inghippi sono diversi, i controlli ci sono e chi non ha pagato l'abbonamento Rai, prima o poi, sarà chiamato a farlo. Non si sfugge alle maglie delle verifiche. Molti triestini, preoccupati, si stanno rivolgendo agli sportelli dei rivenditori di energia elettrica. «Noi, come gli altri rivenditori, - spiega Gianni Vido, responsabile commerciale di EstEnergy - siamo però soggetti passivi, abbiamo cioè solo un mandato di incasso da parte dell’Agenzia delle Entrate, dunque chi riceve evidenza di questo problema relativo al canone Rai, deve rivolgersi direttamente all’ Agenzia delle Entrate. A meno che, non ci sia la necessità di sistemare una situazione relativa all'intestatario dell'utenza. In quel caso, i nostri sportelli sono come sempre a disposizione».
In allegato alla lettera che l'Agenzia delle Entrate sta inviando si triestini, ci sono tutte le indicazioni e i moduli utili a regolarizzare la propria posizione. —
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