E Marcolongo potenzia gli interventi chirurgici
Aumentare i posti letto disponibili per l’area medica contraendo quelli per l’area chirurgica, visto che il processo chirurgico è sempre più veloce. E accelerarlo ulteriormente, incrementando il...

Lasorte Trieste 22/11/17 - Piazza Unità, Info Point Municipio, Assessore Maurizio Bucci, Navi da Crociera
Aumentare i posti letto disponibili per l’area medica contraendo quelli per l’area chirurgica, visto che il processo chirurgico è sempre più veloce. E accelerarlo ulteriormente, incrementando il numero di sedute operatorie giornaliere, dalle 18 attuali a 22. Sono queste le principali novità annunciate ieri da Adriano Marcolongo, neodirettore generale dell’AsuiTs, nel corso della sua prima audizione in Comune.
Per Marcolongo, che da poco più di 50 giorni ha preso in mano le redini della sanità triestina succedendo a Nicola Delli Quadri, è questa la ricetta per affrontare l’annosa questione dei pazienti “fuori reparto” che, dice il neodirettore, deve trovare una soluzione definitiva. I posti letto, che sono 1.040 inclusi quelli in strutture accreditate e compresa la quota nelle Rsa riabilitative, pur essendo superiori a quelli previsti dalla programmazione regionale (che fissa un tetto del 3,7% su mille abitanti) continuano ad essere insufficienti. Il problema è legato alla composizione demografica della città, la seconda in Italia dopo Genova per numero di anziani. «Dobbiamo capire perché con questa offerta non siamo in grado di coprire le esigenze della popolazione, affrontando il tema delle strutture intermedie», evidenzia Marcolongo, che sottolinea come attualmente i 236 posti previsti in Rsa non siano ancora tutti attivi e i posti letto nelle case di riposo non bastino. Si lavora bene invece, anche se un miglioramento è possibile, sul versante dell’assistenza domiciliare, che è la più numerosa del Friuli Venezia Giulia, con quasi 10mila pazienti seguiti tra assistenza infermieristica e riabilitativa.
Sul fronte della chirurgia, anche per rendere affrontabile una diminuzione dei posti letto a disposizione, Marcolongo mira a un’accelerazione delle attività chirurgiche: oggi le operazioni non urgenti si effettuano soltanto al mattino e sono circa diciotto al giorno. Marcolongo punta a quattro sedute operatorie pomeridiane, che consentirebbero una riduzione dei tempi d’attesa: «Per effettuarle serve personale molto qualificato e la difficoltà non è tanto quella di reperire i chirurghi, ma gli infermieri e gli anestesisti, che andrebbero incentivati anche economicamente a coprirle, visto che in sala operatoria non hanno l’indennità di turno». Altro tema caldo è quello del bilancio aziendale che, anche quest’anno, chiuderà in rosso: «Nella previsione pesa il tema dei farmaci, per cui è prevista una spesa di 7 milioni in più rispetto all’anno scorso - spiega Marcolongo -. E le nuove assunzioni, che al netto del turnover sono di circa 80 persone tra infermieri e operatori sociosanitari e 15 dirigenti dedicati all’assistenza».
Buone notizie arrivano dal fronte dei vaccini, che fa registrare un aumento della spesa di 300mila euro, il 25% in più rispetto all’anno scorso: «Ciò significa che l’operazione di sensibilizzazione sul tema sta funzionando: stiamo vaccinando di più, sia per quanto riguarda le vaccinazioni obbligatorie sia per le stagionali». Restano invece ancora bassi i dati di adesione agli screening gratuiti. Passando al Pronto soccorso, stando ai dati dei primi nove mesi gli accessi si sono ridotti del 2-3% rispetto allo stesso periodo del 2016, passando da circa 60 mila a 54.400: «C’è stato un piccolo miglioramento anche nella gestione, anche se a volte continua ad essere insufficiente la dotazione di organico».
Nell’ambito dell’edilizia c’è il cantiere di Cattinara, con cui, ricorda Marcolongo, bisognerà convivere per altri sei anni. Ma già entro la fine del prossimo anno il Pronto soccorso sarà trasferito in una struttura provvisoria che, dice il dirigente, sarà migliore rispetto all’attuale. Oltre alla riduzione della frammentarietà della parte amministrativa, distribuita su un numero eccessivo di sedi, è prevista anche la ristrutturazione del distretto di Valmaura.
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