È monfalconese il copilota di Nuvolari

Il film “Quando corre Nuvolari”, uscito nelle sale cinematografiche in questi giorni, vanta accanto ai nomi di Alessandro Haber, Edoardo Purgatori, Brutius Selby e Linda Messerklinger anche quello del monfalconese Enrico Bergamasco nel ruolo di Sergio Scapinelli, copilota dell’ultima mille miglia che Nuvolari corse nel 1948.
In questa pellicola che segna l’ultima fatica del regista Tonino Zangardi prematuramente scomparso due mesi fa, si parla della storia di Tazio Nuvolari, il più grande pilota automobilistico del’900 che collezionò numerose vittorie nel mondo ed emozioni a non finire fuori e dentro le piste. Si parte da quando, oltre cinquantenne, Nuvolari conduce in testa una gara ma poco prima del traguardo viene tradito dalla sua Ferrari 166 sc che aveva già perso il cofano del motore a Gualdo Tadino.
Un bambino recupera questo cimelio e lo tiene per anni nascosto nel casale di nonno Mario. Da qui parte il film che ricostruisce la vita di Nuvolari, il grande amore con Carolina, i suoi amici e nemici, l’amante segreta, il rapporto con Enzo Ferrari, l’incontro con Padre Pio e le tragedie che hanno segnato la sua vita.
Un flashback con filmati dell’epoca, immagini alternate in bianco e nero e a colori, pieno di emozioni e poesia che vede sullo sfondo nonno Mario impegnato con il nipote nel riportare il famoso cofano di Nuvolari a Mantova, dove il campione ha vissuto fino alla sua morte. Scapinelli era un meccanico alle dipendenze di Enzo Ferrari. Aveva paura a salire in auto con Nuvolari perché in molti sostenevano che il pilota volesse tentare il suicidio, ma nonostante ciò provò l’ebbrezza di affiancare il campione, che non frenava mai, nemmeno in curva.
Il monfalconese Enrico Bergamasco ha preso parte a numerosi progetti per il cinema e la televisione, ma essere entrato nel cast di questo progetto è per lui una bellissima soddisfazione professionale.
«Sono estremamente grato a Zangardi per avermi dato questa possibilità e per la sua gentilezza e disponibilità, doti rare in questo campo» racconta Bergamasco ricordando con piacere i giorni di registrazione e il grande affiatamento con tutti gli artisti sul set guidato dal regista che ha voluto circondarsi anche di attori emergenti e meno conosciuti per dare vita a questo film legato a passione e sentimenti sportivi, sfidando le mere logiche di botteghino.
Attualmente Bergamasco è impegnato anche con diversi laboratori teatrali per studenti delle scuole in Friuli, Trentino e Veneto, inoltre è stato coinvolto in altre produzioni cinematografiche e nel doppiaggio di alcuni film.
Rossella de Candia
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