È polemica sulle luminarie «Spettrali e dispendiose»

Morsolin della lista La Sinistra e la dem Percuzzi attaccano la maggioranza sullo «sperpero di denaro», invece da destinare a famiglie in crisi economica



Accensione luminarie buona la prima, si fa per dire. Lunedì sera, per prove tecniche, le luci di Natale predisposte quest’anno al tradizionale fine di addobbare gli spazi cittadini hanno illuminato le strade di Monfalcone, con un effetto, al calare delle saracinesche e a spostamenti contingentati causa zona arancione o coprifuoco delle 22, già ribattezzato come «spettrale», ma soprattutto inutilmente dispendioso dall’opposizione di centrosinistra. Che, oltre a raccogliere da «cittadini indignati» un dossier fotografico sulle decorazioni a led, ora chiede «conto delle spese» destinate dall’amministrazione agli addobbi (presto detto: per le luminarie 80.873,80 euro in preventivo) ed eventi natalizi (200 mila, con riduzione del budget se ci saranno disdette sull’agenda).

Le luminarie, nella loro pur breve apparizione per via dei test eseguiti dalla ditta incaricata dell’allestimento, sui social hanno raccolto consensi tra quanti vedono comunque nell’operazione un tentativo di stemperare il clima di angoscia e paura, sia per la crescita dei contagi sia per le difficoltà economiche conseguenti il mini lockdown, e qualche critica sull’inutilità delle luci dopo il coprifuoco visto che, al netto di esigenze particolari, nessuno può circolare in città. Ma è la politica a tenere banco. E dopo le frecciate di Cristiana Morsolin de La sinistra («il Comune intende spendere 200 mila euro per le festività natalizie in un momento che richiede sobrietà e sta pesando sulle condizioni economiche di tutti») stavolta tocca alla segreteria del Pd, con Michela Percuzzi a sollecitare il «ridimensionamento degli eventi» alla luce della curva epidemiologica. Per la dem «le vie sono vuote e le luminarie accese proprio quando i cittadini sono costretti a casa». Così Percuzzi chiede che i fondi delle feste siano destinati alle «politiche di sostegno al reddito per le famiglie in crisi, nonché a interventi di manutenzione di scuole e strade dissestate». «Ricordiamo – conclude – che gli operai dipendenti delle ditte appaltatrici di Fincantieri attendono ancora docce e spogliatoi degni».

Un monito però arriva pure dai Pensionati, con l’appello del consigliere Antonio de Lieto, che siede tra i banchi della maggioranza ed è segretario regionale del partito, a condurre feste più frugali nelle municipalità: «È risaputo che quest’anno il Natale sarà diverso. Siamo in piena emergenza Covid e i Pensionati invitano tutti i sindaci del Fvg a destinare i fondi stanziati per le luci di Natale, pista di ghiaccio e quant’altro ai poveri, a chi ha perso il lavoro e a tutte le famiglie in crisi». Per de Lieto «numero di contagi e situazione epidemiologica spingono ad avere praticamente la certezza che il Natale 2020 sarà diverso dal solito». Di qui l’istanza di una “mappa del bisogno” in tutti i comuni per «individuare le situazioni a “rischio”», in chiave preventiva degli effetti estremi di solitudine, povertà e malattia, con un rafforzamento della rete di assistenza sociale. —

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