E “Record” resiste sull’onda della classica

«La chiusura del Musical Box ci coglie di sorpresa e ci rattrista. Non eravamo in concorrenza e talvolta, al cliente che cercava musica jazz o musica leggera, consigliavamo di andare lì». Così Erika Mozina, titolare assieme al fratello Mitja del mitico Record Dischi di via Diaz, commenta la notizia della chiusura dei colleghi. «La crisi morde – aggiunge – e la avvertiamo anche noi, tra i pochi, se non gli unici, a servire in regione gli appassionati di musica seria, popolare e del jazz classico». Fondato da Livio Mozina, Record Dischi rimane l’ultimo negozio di materiali sonori nel senso tradizionale del termine. Un tempio del cd, del dvd e del vinile ordinato e lindo che invoglia all’approfondimento e all’acquisto. «La clientela ama farsi consigliare, è competente, pretende qualità sonora e documentazione. Viene anche dal Friuli e da oltreconfine – dice Erika – e non scarica da internet proprio perché è affezionata al supporto sonoro e rifiuta compressioni e bassa qualità di ascolto».
«Nonostante il periodo poco favorevole noi teniamo duro – aggiunge Erika – anche perché la nostra forza è la conduzione familiare». Che in termini pratici vuol dire anche contenimento delle spese. Una variabile fondamentale per resistere sul mercato.(m.lo.)
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