È un professionista di 49anni il ciclista morto a Pietrarossa

Luca Canesin si era trasferito in zona con la moglie e i due figli solo un anno fa La sua grande passione era la mountain-bike. Stroncato da un malore
Di Luca Perrino

RONCHI DEI LEGIONARI. Si chiamava Luca Canesin, avrebbe compiuto tra pochi giorni 49 anni, il ciclista trovato privo di vita sabato mattina lungo un sentiero che si sviluppa sulle pendici carsiche non lontano dai laghetti di Pietrarossa e delle Mucille.

E’ stata la moglie, preoccupata del fatto che l’uomo non aveva fatto ritorno a casa dopo essere uscito per la solita “passeggiata” in sella alla sua mountain bike, a rivolgersi alla stazione dei carabinieri di Ronchi dei Legionari ed a riconoscere il corpo ormai senza vita del marito. Luca Canesin era arrivato a Ronchi dei Legionari soltanto un anno fa, con la moglie ed i suoi due figli. Abitava in via Giuseppe Verdi, l’arteria che si sviluppa da piazza Unità d’Italia.

Non era molto conosciuto e la gente dei dintorni non si ricorda di lui. Ecco perché i carabinieri, che sabato mattina erano stati avvisati da un passante della presenza del cadavere all’interno della fitta boscaglia lungo via delle Fornaci, nel rione di Selz, non erano riusciti a risalire all’identità dello sfortunato cicloamatore mostrando le foto segnaletiche nei bar della zona. Luca Canesin si divideva tra il lavoro, pare fosse ingegnere, la famiglia e la passione per la bicicletta. Sabato mattina era uscito di casa per una pedalata lungo i sentieri carsici, in sella alla sua “Olimpia”, vestito di tutto punto proprio per affrontare la corsa. Attorno alle 11 la segnalazione di un passante. Sul posto erano subito intervenuti una pattuglia della stazione di via del Macello ed una del nucleo radiomobile che avevano iniziato le difficili indagini per risalire al nome del ciclista, di cui si avevano pochi elementi, tra i quali una fede con impressa la frase «Gigia 20 Aprile 2013». Nella serata di sabato la sua identificazione ed il dolore di un’intera famiglia per una vita spezzata così prematuramente. Non ci sono dubbi sulle cause del decesso, riconducibile ad un improvviso malore di Luca Canesin che si sarebbe accasciato a terra, a fianco della sua bicicletta, ormai privo di vita.

A nulla sono serviti i soccorsi portati all’uomo dopo la segnalazione di un passante che stava passeggiando lungo lo stesso sentiero. Una lunga, estenuante giornata per gli uomini dell’Arma conclusasi con un tragico e doloroso riconoscimento e con una famiglia nella quale mancherà un tassello importante, quello di un marito e di un padre.

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