È valzer da record, Trieste nel Guinness

Con 1598 coppie danzanti, battuto il precedente primato di Tuzla. Frac e gonne lunghe ma anche cappotti e colbacchi
Foto BRUNI 15.12.2018 Valzer in piazza Unità:guinnes dei primati
Foto BRUNI 15.12.2018 Valzer in piazza Unità:guinnes dei primati



I più determinati hanno sfidato il gelo a colpi di frac e gonne lunghe, in perfetto stile viennese, che sotto le stoffe rigonfie lasciavano immaginare la presenza delle crinoline. Sempre sulle note di “Sul bel Danubio blu” di Johann Strauss, altri hanno eseguito i passi di danza avvolti in cappotti e con colbacchi in testa, ininterrottamente, per cinque minuti di seguito: il tempo necessario affinché Trieste si aggiudicasse l’ingresso nel Guinness dei primati per il valzer più grande del mondo. Sono infatti 1598 le coppie che ieri hanno riempito piazza Unità, anch’essa vestita a festa, con gli abeti e le luminarie natalizie ad accendere la scura sera dicembrina.

Il capoluogo giuliano ha così strappato il record alla città di Tuzla, in Bosnia Erzegovina, che nel 2010 aveva visto ballare all’unisono 1510 coppie. Trieste ci aveva provato pure l’anno scorso, ma senza riuscirci: erano state contate solo 1292 doppie presenze. Ieri, invece, diversi minuti dopo le 18 (ovvero l’orario ufficialmente previsto per il via alle danze) il valzer non era ancora iniziato: la lunga fila dei partecipanti non aveva ancora finito di confluire nell’area di gara, delimitata dai nastri rossi della sicurezza. Per la piazza, intanto, si aggiravano operatori sanitari e agenti delle forze dell’ordine. Non c’è stato tuttavia bisogno del loro intervento: tutto è andato per il meglio. Come ha spiegato il sindaco Roberto Dipiazza – sul palco assieme all’anima dell’iniziativa, ovvero l’assessore al Turismo Maurizio Bucci – sono state adottate «tutte le precauzioni necessarie a prevenire episodi simili a quelli di Corinaldo», dove diverse persone hanno perso la vita a causa del fuggi fuggi generale, causato dal panico scoppiato all’interno di una discoteca affollata. E, anche se non esplicitato, un pensiero dev’essere ovviamente andato pure a Strasburgo.

In piazza Unità ieri erano migliaia coloro che si sono dotati di pettorine e braccialetti numerati, validi per il conteggio delle partecipazioni al valzer. C’erano due ragazzi in costume d’epoca, Cristina Garcia e Brian Facchin, che frequentano la «scuola di danza ottocentesca di Trieste – hanno spiegato –. Si tratta di un’associazione con molti giovani e con una maestra, Carla, che quando balla è più giovane di tutti noi». C’era una famiglia con due figli: la mamma ballava con il bambino più piccolo in braccio, il papà duettava con l’altro. Essere in coppia era infatti una delle regole per poter partecipare al valzer: i tipi di coppia ammessi, tuttavia, non hanno subito limitazioni dal regolamento. «Ho visto mamme ballare coi propri bimbi fra le braccia, innamorati guardarsi negli occhi, anziani ballare come ragazzini – ha commentato la notizia sulla pagina Facebook del Piccolo una lettrice, ottenendo decine e decine di “mi piace” –. Ma nel cuore porterò una signora che ho visto alzarsi da una carrozzina e ballare fino a piangere, all’ultimo minuto... lei è il vero simbolo del record della nostra stupenda Trieste».

Ha ballato pure il cantante triestino Lorenzo Pilat che a fine gara, dai microfoni del palco, si è detto «emozionato». E nemmeno il sindaco Dipiazza, assieme alla moglie Claudia D’Atri, si è sottratto alle danze. Se il record è stato raggiunto con 3196 partecipanti ufficiali, il numero effettivo dei presenti in piazza è stato tuttavia superiore. Erano decine e decine, se non centinaia, coloro che si sono ammassati attorno al perimetro dell’area di gara. Alcuni giravano video con gli smartphone, altri si univano al valzer per così dire dall’esterno. Le panchine erano tutte colme di persone in piedi, per assistere meglio a quanto accadeva. —



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