Ecco il “portalettere telematico”, fa anche il portapacchi

Nella crisi si fanno strada nuovi servizi per rilanciare l’attività e intercettare un mercato in veloce cambiamento
FOTO BRUNI Trieste 01 10 09 Palazzo delle Poste Centrali
FOTO BRUNI Trieste 01 10 09 Palazzo delle Poste Centrali

Á livello nazionale Poste italiane ha già calcolato 500 esuberi, al netto del reimpiego in altri settori non squisitamente delegati a smistamento e distribuzione della posta. Ma poiché questa situazione deriva da un calo di fatturato (superiore, come detto, al 20%) le strade da percorrere sono solo due: o licenziare o rilanciare.Poste alla fine ha deciso in questa direzione e perciò si sta inventando nuovi “mestieri”, nuovi servizi per utenti e dipendenti.

Una delle invenzioni è il “pacco fino a 3 chilogrammi”, che se spedito con Poste italiane potrebbe essere recapitato a casa direttamente dal postino. In questo modo si vuole intercettare, per ora sperimentalmente entro il dicembre di quest’anno, la nuova derivata di Internet, l’acquisto on-line, che implica un pacco da recapitare a destinazione.

La seconda idea in campo cade sempre sulla persona del postino. Per lui c’è pronta una nuova e aggiornata versione: nasce il “postino telematico”.

Che cosa debba fare, oltre che essere dotato di “palmare” come già avviene, ma non dappertutto, lo spiega il testo della piattaforma di ristrutturazione aziendale, che cita «l’evoluzione del ruolo del portalettere»: «Per soddisfare le esigenze più evolute del mercato - dice il testo - l’azienda riconosce un ruolo determinante all’infrastruttura tecnologica del postino telematico (che permette la tracciabilità della corrispondenza in termini di data, ora e posizione georeferenziale certa) e ai servizi di prossimità che consentono, ad esempio, tra le attività tipiche di tutte le articolazioni del recapito, anche il pagamento a domicilio di qualunque tipologia di bollettino postale, l’accettazione delle racomandate, ricariche ecc.».

Entro giugno azienda e sindacati s’incontreranno «per analizzare l’intera tematica dell’introduzione delle nuove tecnologie». E infine nasce anche, nella dichiarata ricerca di un miglioramento dei servizi, una funzione di “controllo qualità” per la rilevazione e il monitoraggio dei processi di recapito nei Centri di distribuzione. Fin qui i progetti.

Per non parlare però solo di eccedenze ed esuberi, la piattaforma contiene anche promesse di diversa natura: la stabilizzazione di 400 posizioni di tempo parziale da trasformare in tempo pieno nel 2013 (altre 300 seguiranno nel 2014), attivazione di apprendistati, nuovi inserimenti di part-time ma a tempo indeterminato. (g. z.)

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