Ecco il restyling della piscina da 3,2 milioni

La proposta di progetto del gestore Arca Nuoto. Il Comune vuole partecipare con 600 mila euro
Bonaventura Monfalcone-18.09.2015 Piscina Comunale-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-18.09.2015 Piscina Comunale-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Arca Nuoto, attuale gestore del polo natatorio di Monfalcone, ha presentato la proposta di progetto di finanza per rinnovare gli impianti, adeguarli agli standard previsti dal Coni e renderli ancora più fruibili a fronte di una gestione trentennale. L’ipotesi, che la giunta comunale ha acquisito, prevede di riconvertire gli spazi dell’ala nata per il wellness e non più utilizzata in spogliatoi, palestra e servizi annessi, dando anche la possibilità di riorganizzare le aree della piscina coperta per dotarla di un locale Pronto soccorso, ora assente. È una delle criticità riscontrate da Arca Nuoto, assieme alla mancanza di spogliatoi separati per gli istruttori, maschi e femmine, e a un numero di docce e servizi igienici adeguato specie nel caso in cui vengano usate in contemporanea la vasca interna ed esterna, come accaduto da quanto la società veneta ha ottenuto la conduzione del polo natatorio, aggiudicandosi il bando indetto dalla precedente amministrazione comunale.

Vanno poi eliminate le barriere architettoniche (nelle tribune non sono previsti i posti per i disabili), anche se gli interventi più importanti saranno quelli necessari per svecchiare l’impianto coperto, realizzato a metà degli anni ’80. L’involucro, spiega Arca Nuoto nella sua analisi, risulta obsoleto, non più in grado di garantire l’isolamento termico richiesto dalle norme sul risparmio energetico. I serramenti andranno pure sostituiti. Da rimpiazzare inoltre la pavimentazione del piano vasche. Il progetto prevede gli adeguamenti necessari per ricavare 366 metri quadri di spogliatoi, 66 docce (46 interne e 20 esterne) e 17 wc (14 interni e 3 esterni), una palestrina da 90 metri quadri, una zona d’attesa e ristoro. Il progetto comprende lavori altrettanto radicali sull’impiantistica. È prevista la creazione di due impianti di trattamento dell’acqua, uno per vasca, ed il rifacimento dell’impianto di riscaldamento a metano con un impianto a cogenerazione e di una nuova pompa di calore, di quelli idrico-sanitario, elettrico e di ventilazione. All’esterno oltre all’ampliamento del numero di docce, ma si provvederà a separare meglio la zona a prato da quella di calpestio attorno alle piscine, con passaggi obbligati per evitare che contaminanti siano portati nella zona attorno alle vasche e nell’acqua. L’investimento sfiora i 3,2 milioni di euro, come anticipato dall’amministrazione comunale, che ha dichiarato di voler compartecipare con 600 mila euro.(la.bl.)

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