Ecco la tessera Udc: «Ma non l’ho chiesta»

La storia è curiosa. A una signora triestina nei giorni scorsi è arrivata a casa una lettera firmata dal segretario politico nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa. L’attacco non lascia spazio a dubbi: «Caro amico, cara amica, ecco la tua tessera personale con la quale sei a tutti gli effetti un iscritto dell’Unione di Centro». Congratulazioni, qualche considerazione sul partito, e un altro foglio - sottoscritto questo dal «dirigente organizzativo» nazionale Antonio De Poli, al quale è appiccicata la tessera in questione. Con una postilla: «Se qualcuno dovesse ricevere il badge senza avere consapevolmente sottocritto il modulo di adesione, vorrà darcene notizia per essere tempestivamente cancellato dalle liste».
La signora cade dalle nuvole: «Non ho mai fatto politica, vado a votare ma il mio impegno finisce lì, né ho mai firmato delle liste elettorali», dice annunciando l’intenzione di restituire il tutto al mittente via raccomandata.
Contattato per un chiarimento, il coordinatore provinciale Udc Edoardo Sasco - senza entrare nel merito del caso - premette che «nei mesi scorsi la campagna di adesione è stata condotta non solo dall’Udc ma anche da soggetti esterni, come circoli e associazioni, che avevano deciso di partecipare alla fase costituente del Partito della Nazione». Il numero della tessera in questione, annota Sasco, «è riconducibile al tesseramento fatto dal Circolo 6 luglio», fondato mesi fa accanto al Circolo Liberal. «Altro non so. Auspico comunque che quello della tessera non richiesta - chiude Sasco - sia un caso isolato». Si vedrà.
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