Effetto Roma sui 5 Stelle, Bertoni si sfila

L’onda lunga della trattativa per il governo si riverbera fino a Trieste, dove la consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Cristina Bertoni, delusa dalla porta riaperta a Italia Viva a Roma, toglie la propria disponibilità alla candidatura. Si restringe così a due nomi, quello della consigliera Elena Danielis e quello della presidente circoscrizionale Alessandra Richetti, la rosa dei potenziali candidati sindaco del Movimento, che nel frattempo ha lanciato la sua macchina elettorale e si accinge a fare i primi incontri pubblici.
«Adesso non siamo il Movimento per cui ho dato la mia disponibilità nel 2016». La consigliera Bertoni sintetizza così le ragioni che la portano a un passo indietro rispetto all’ipotesi di una candidatura alla guida della città: «Premetto che non avevo assunto alcuna decisione in sede di assemblea. Alcune persone mi avevano chiesto la mia disponibilità e io dissi che avrei valutato». Come premessa, spiega, «avevo chiesto dei chiarimenti rispetto alla ventilata alleanza con il Pd». Un tema che ora non può più eludere: «Benché non si sia deciso di fare un’alleanza organica, mi pare che ai vertici ci si muova di fatto in questa direzione». Tra i vertici Bertoni indica anche il ministro Stefano Patuanelli, che nei giorni scorsi ha difeso la necessità di riaprire ai renziani in sede di trattative: «È triestino e non si può prescindere da quello che lui dice», spiega Bertoni. Da qui il “gran rifiuto”: «Trovo che, al di là delle dinamiche nazionali, il Movimento alle amministrative debba andare da solo. Siamo giovani, non abbiamo ancora un radicamento sul territorio e dobbiamo mantenere la nostra identità, cosa che non si può fare se andiamo verso un’integrazione con il Pd». Conclude Bertoni: «Resto convinta che quanto fatto da Grillo e Casaleggio abbia cambiato la storia del nostro Paese. In questo momento, però, non condivido determinate scelte e mi trovo quindi in una crisi identitaria: preferisco mettermi da parte, ritirare la disponibilità a essere candidata, non solo a sindaco, anche perché così qualcun altro potrà fare quest’esperienza al posto mio».
Il coordinatore della campagna elettorale pentastellata, Paolo Bassi, prende atto della scelta di Bertoni: «Finora erano emerse tre disponibilità su cui convergeva il favore del Movimento a Trieste. Stante l’indisponibilità di Bertoni, che comunque sta continuando a contribuire al programma, ne restano due». Un nodo che verrà sciolto nelle prossime settimane.
I gruppi di lavoro pentastellati stanno imbastendo da settimane il programma, e si apprestano a lanciare una serie di eventi pubblici, ancorché in teleconferenza: «Dal 12 febbraio daremo il via a una serie di appuntamenti per parlare direttamente con i cittadini. I nostri gruppi di lavoro si confronteranno con i portatori di interesse e le associazioni, raccogliendo punti di vista e suggerimenti», dice Bassi. Il lavoro di messa a punto e confronto, aggiunge, impegnerà il Movimento fino a marzo. Al momento, però, di alleanze non si parla: «Non che il M5s sia chiuso a priori all’ipotesi - precisa il coordinatore -. Però non abbiamo avviato nessun dialogo e comunque ogni situazione andrebbe valutata caso per caso. Certo è che non stiamo a bussare alla porta di nessuno, e nessuno ha bussato alla nostra porta». —
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