Eluana, il padre: "Napolitano e Berlusconi venite da mia figlia"

Mentre a Udine è stato dato lo stop all’alimentazione di Eluana, il papà Beppino Englaro ha invitato Napolitano e Berlusconi ad andare nella clinica per vedere le reali condizioni della figlia. Intanto, nella stanza della donna, sono arrivati i Nas mandati da Sacconi.
Beppino Englaro con una foto di sua figlia Eluana
Beppino Englaro con una foto di sua figlia Eluana
«Presidente Napolitano, presidente Berlusconi, venite a vedere Eluana voi soli». È papà Beppino Englaro che a metà pomeriggio apre le porte della stanza di sua figlia al Capo dello Stato Giorgio Napolitano e al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Un appello che segue di poche ore le parole del Cavaliere sul caso Englaro e le polemiche su come si presenti oggi la donna in stato vegetativo da diciassette anni. L'invito di Beppino Englaro arriva quando la polemica politica divampa ormai da ore. E dopo che il presidente del Consiglio è tornato più volte, ieri, sull'argomento.


L'appello è affidato a una lettera trasmessa dall'avvocato, Vittorio Angiolini, nella quale il padre di Eluana Englaro ricorda di essere il tutore della figlia.«In questo momento parlo da padre a padre, rivolgendomi al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per invitare entrambi a venire a Udine per rendersi conto, di persona e privatamente, delle condizioni effettive di mia figlia Eluana, su cui si sono diffuse notizie lontane dalla realtà che rischiano di confondere e deviare ogni commento e convincimento».


Il messaggio di papà Beppino è chiaro: non ne può più di questa situazione e delle polemiche che hanno trasformato la vicenda in un caso devastante tanto sul piano umano quanto su quello politico. Ma ciò che più preoccupa Englaro sono le mistificazioni sulla figlia: i capelli sparsi sul cuscino, il colorito roseo fino ad arrivare all'ipotesi agghiacciante che possa anche avere una gravidanza.

Il passo fatto da Beppino non è stato impulsivo, ma ponderato e deciso dopo un colloquio con uno dei suoi legali, l'avvocato Vittorio Angiolini, che a sua volta ha contattato Giuseppe Campeis. Insieme hanno optato per la diffusione della lettera-appello: «Sono il tutore di Eluana Englaro, ma in questo momento parlo da padre a padre, rivolgendomi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi...»


Un appello accorato, quasi a voler dimostrare l'ineludibilità della sua «scelta d'amore». La cartella clinica di Eluana è, come quella di altri malati in stato vegetativo, piena di documenti e di firme di medici. Nessuno dei sanitari consultati ha mai previsto la possibilità che possa essere nutrita che con il sondino nasogastrico. Ma più che per spiegare il suo pensiero e il suo dolore, l'appello di Beppino è stato deciso nella speranza di fermare le notizie inarrestabili che stanno creando troppa confusione. «Ci sembra - hanno detto i familiari - che parlano di una situazione molto lontana dal vero». Finora i genitori della donna in stato vegetativo da anni non hanno mai voluto che venissero diffuse notizie troppo dettagliate sulle condizioni della figlia e tantomeno una sua fotografia nel letto di ospedale. «Piuttosto che mostrare Eluana, preferisco bloccare tutto quello che sto facendo - ha sempre ripetuto il padre - È una questione di dignità e di rispetto». Comunque Beppino resiste ed evita parole troppo dure. Anche la curatrice Franca Alessio vuole lasciar parlare i fatti, in giorni in cui molte parole sono - e questo è purtroppo vero - «scollegate» dalla realtà umana e medica di una donna di 38 anni di nome Eluana.


LA POLEMICA «L’alimentazione e l’idratazione di Eluana Englaro sono state completamente sospese - ha detto l’avvocato Giuseppe Campeis - come previsto dal protocollo definito al momento del suo ricovero». Nessuna accelerazione dunque. Le notizie che arrivano di là dalla porta della stanza di Eluana sono che le è stato rimesso il sondino che era uscito per un improvviso colpo di tosse, ma non servirà più a passarle nutrimenti. Le vengono somministrati solo sedativi, anche questi previsti nel protocollo. Una risposta alle accuse proviente dalla politica di Roma. «L'accelerazione della sospensione del cibo e dell'acqua con la modifica del protocollo precedentemente previsto è gravissima. È evidente che il disegno è quello di creare un fatto compiuto in modo da vanificare ogni possibilità di intervento del Parlamento e determinare una situazione irreversibile» ha detto Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl. Secondo Cicchitto, «ci troviamo di fronte ad un modus operandi inaccettabile, ad una cultura della morte le cui implicazioni sono assai pericolose».
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