Emeroteca comunale intitolata a Tomizza

Da ieri l’Emeroteca comunale di piazza Hortis porta il nome di Fulvio Tomizza. È stato il giovanissimo nipotino dello scrittore, Emanuele, a scoprire la targa apposta accanto all’ingresso, mentre al suo fianco l’assessore comunale per la Cultura, Franco Miracco, ha rappresentato l’amministrazione e la città. La cerimonia è stata breve e molto sobria, con numerosi cittadini che hanno voluto assistervi, salutando con un applauso il momento dello scoprimento della targa e confermando così l’affetto per lo scrittore nato in Istria ma vissuto dal dopoguerra in poi a Trieste.
«In questa Biblioteca civica – ha voluto ricordare in maniera discreta e lontano dai microfoni la signora Laura, moglie del romanziere scomparso nel maggio del ’99 – si è svolta una parte molto importante della vita di Fulvio. Fu qui, appena giunto ventenne dall’Istria che iniziò il suo lavoro letterario, attraverso la giornaliera frequentazione, lo studio e uno scrupoloso lavoro di ricerca sui testi conservati in queste stanze. Qui – ha aggiunto la signora Laura – conobbe molti poeti e scrittori che, negli anni ’60, operavano in una città molto vivace e attiva. Sono felice e molto onorata per questa intitolazione a Fulvio dell’Emeroteca – ha concluso – e ringrazio quanti hanno voluto condividere con me e la mia famiglia questa mattina che definisco gioiosa». Accanto a lei hanno presenziato alla cerimonia la figlia Franca e l’altra nipote Elisabetta.
Nato nel 1935 da una famiglia della piccola borghesia a Giurizzani, villaggio della parrocchia di Materada, nella penisola istriana, vicino a Umago, Tomizza manifestò molto presto attitudine alla scrittura, ottenendo la maturità classica e occupandosi fin da giovane sia di teatro sia di cinema. Nel 1954 si trasferì a Trieste, dove visse fino alla morte, salvo un breve ritorno a Materada. Comunemente definito “scrittore di frontiera”, si dedicò spesso nelle sue opere alla perdita d'identità dei profughi istriani. Con La miglior vita (1977) ottenne il Premio Strega.
Ugo Salvini
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