Eni, maximulta di 2,1 milioni per i contratti a Gorizia

La soddisfazione di Giuseppe De Martino (Adiconsum): «Segnalati numerosi casi ai danni di anziani con il sistema porta a porta oppure con il call center»
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 22.10.2015 Gazebo ENI Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 22.10.2015 Gazebo ENI Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Luce e gas: sanzioni ai fornitori per aver attivato contratti non richiesti.

Sogno o son desto? Son desto. È successo veramente e, anche a Gorizia, associazioni dei consumatori e consumatori stessi esultano. Tutto nasce da un’iniziativa dell’Antitrust («Non è mai troppo tardi», commenta Giuseppe De Martino, responsabile regionale di Adiconsum) che ha comminato salatissime multe a livello nazionale e non locale per complessivi sei milioni di euro a varie società energetiche. Si tratta di Acea energia, Eni, Enel energia, Hera comm, Gdf Suez energie, Green Network e Beetwin.

I procedimenti puntano il dito sulle modalità di offerta e conclusione dei contratti a distanza di energia elettrica e gas naturale nel mercato libero, ovvero quelli raccolti attraverso la rete degli agenti porta-a-porta e attraverso il canale telefonico (il cosiddetto teleselling). «Anche la nostra associazione ha portato avanti questa battaglia negli anni - sottolinea Giuseppe De Martino - ed è evidente che anche le nostre segnalazioni avevano un fondamento se le cose si sono messe così. Certi call center e operatori porta a porta ti rendono la vita impossibile : sono insistenti e applicano un sistema molto aggressivo nonostante ci sia, almeno in teoria, un codice etico da rispettare. A farne le spese, il più delle volte, sono gli anziani su cui si concentrano le attenzioni di questi aggressivi “venditori”».

Molte volte, le imprese di luce e gas si affidano a società esterne che approfittano degli utenti con trucchi davvero ingegnosi. Ma entriamo nel dettaglio delle multe nazionali per 6 milioni di euro comminate dall’Antitrust a sette imprese di luce e gas per l’attivazione di forniture non richieste: si tratta, dicevamo, di Enel Energia (sanzione di 2,15 milioni), Eni (2,1 milioni), Acea Energia (600mila euro), , Gdf Suez Energie (200mila), Green Network (340mila) e Beetwin (320mila euro).

Nello scorso mese di novembre, l’Autorità ha chiuso sette procedimenti sulle modalità di offerta e conclusione dei contratti a distanza di energia elettrica e gas naturale nel mercato libero, ovvero quelli raccolti attraverso la rete degli agenti porta-a-porta e attraverso il canale telefonico (il cosiddetto teleselling).

Durante i procedimenti istruttori, avviati tra ottobre 2014 ed aprile 2015 sulla base di numerose segnalazioni di singoli consumatori, associazioni di consumatori, imprese concorrenti, l'Autorità per l'energia elettrica (Aeegsi) ha reso un articolato parere nell’ambito della collaborazione prevista dal Protocollo di Intesa tra le due Autorità.

Le ispezioni presso le imprese si sono avvalse, inoltre, della collaborazione del nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

A giudizio dell’Antitrust, i 7 operatori hanno alterato “considerevolmente” la libertà di scelta dei consumatori, adottando procedure di contrattualizzazione in violazione del Codice del Consumo.

«Queste pratiche, che (lo ripetiamo) riguardano non solo Gorizia ma tutto il suolo nazionale, sfruttavano il contesto di “asimmetria informativa” in cui avvengono le scelte dei consumatori, a causa della complessità intrinseca delle offerte commerciali di energia elettrica e gas naturale nel mercato libero».

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