«Enti in crisi col personale»

Il sindaco di Trivignano chiede alla Regione «spazi per assunzioni»

TRIVIGNANO UDINESE. I problemi relativi al personale dipendente dei Comuni permangono. Torna sull’argomento il sindaco di Trivignano Udinese, Roberto Fedele, che si è fatto paladino da anni della problematica a partire dalla situazione del suo ente locale che è diventata paradigmatica: 7 dipendenti se ne sono andati, mettendo in crisi un ente che in pianta organica ne prevede dodici. «Ho letto con sorpresa – afferma – che anche Palmanova ha problemi di personale e i bandi per ricoprire i posti di operario e tenente della Municipale stanno andando deserti. Eppure, a una trasmissione, il sindaco aveva detto che il problema del personale riguardava solo i piccoli comuni». «Prendo atto - prosegue - che ora anche Palmanova è colpita dal problema. Ed è naturale così sia, perché si tratta di un problema strutturale insito nell’impostazione del Comparto unico. Forse i Comuni un po’ più grandi di Trivignano ne sono stati colpiti meno, ma di fatto ne stanno facendo le spese».

Fedele allarga il discorso agli ultimi provvedimenti del Consiglio regionale: «È tornato sui passi e ha ridato al datore la possibilità di opporsi a una richiesta di mobilità o, almeno, a concordarne le tempistiche. È stato infatti l’aver tolto questa possibilità che ha messo in crisi i Comuni. Reintrodurre ora la possibilità significa chiudere la stalla quando i buoi se ne sono andati» . Il sindaco di Trivignano è scettico anche sull’attrattività per i dipendenti delle Uti. E avanza una proposta: «La Regione potrebbe introdurre, laddove il personale è calato in modo forte, spazi di assunzione. Allora sì che anche il Comune piccolo diverrebbe appetibile». (m.d.m.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo