Esatto alza il tiro contro gli evasori Ecco le “ganasce” per 450 macchine

Fermo amministrativo disposto per chi non paga le tasse Il mezzo “pirata” verrà bloccato in caso di controllo stradale
Silvano Trieste 2018-11-13 Asfaltature programmate in via Udine e via Tor San Piero, disagi al traffico
Silvano Trieste 2018-11-13 Asfaltature programmate in via Udine e via Tor San Piero, disagi al traffico



Ci sono perlomeno 450 auto & scooter che non possono circolare liberamente, perchè sono oggetto di fermo amministrativo da parte di Esatto.

È il dato di maggiore rilievo, a livello di procedimento coattivo, che la società comunale di riscossione evidenzia sull’anno precedente, cioè da quando ha assunto in prima persona l’onere di drenare quanto i contribuenti morosi hanno tentato di non pagare o si sono dimenticati di farlo. A oltranza. In precedenza, questo compito era svolto da Equitalia, ma Esatto aveva contezza dell’incasso finale, non della modalità adottata per conseguire il risultato. Dietro al fermo amministrativo c’è una convenzione tra Esatto e Automobile Club, per cui il braccio armato municipale indica all’Aci i cittadini disattenti.

A sua volta, sulla base di queste informazioni, l’Aci aggiorna il Pra, cosicchè, se e quando il contribuente recidivo viene fermato con l’auto o la moto, il carabiniere/agente è in grado di verificare la posizione del “reprobo” e di bloccarne il mezzo.

Durante il 2018, in merito a bollette-canoni-multe eccetera non saldate, Esatto ha emesso 1.430 preavvisi di fermo: in 980 casi il preavviso si è rivelato sufficiente e il pagamento è avvenuto entro i 30 giorni previsti, in 450 situazioni - come anticipato in premessa - invece no.

In termini di strumentazione coattiva adottata, Esatto ha operato soprattutto sul fermo, perchè i pignoramenti presso terzi (datore di lavoro, banche) sono risultati solo 67.

In realtà questi 450 fermi non completano il quadro effettivo, in quanto l’attività di Esatto si riferisce solo ai primi sei mesi dello scorso anno. Quindi, è ragionevole ritenere - sulla scorta di una stima ipotizzata dagli uffici della controllata comunale - che auto & scooter “fuori legge” siano non meno del doppio. L’iter, per arrivare alla coazione, è piuttosto lungo: sollecito, ingiunzione, se l’importo è inferiore a mille euro parte una comunicazione in carta semplice, altrimenti scatta l’esecuzione. Dunque, prima di stringere alla coazione, passa un po’ di tempo.

La macchina della repressione di evasione/elusione arriva al fermo o al pignoramento nella fase di patologia acuta. Spesso non ha bisogno di giungere a tanto.

Nel corso del 2018 Esatto ha notificato ingiunzioni per 9,5 milioni di euro, incassandone 1,5 con una percentuale di realizzazione pari al 16-17%. Percentuale che in autunno era del 27-28%, ma l’inserimento di tre milioni di sanzioni stradali risalenti al 2015 ha abbassato la performance.

Adesso stanno per essere consegnate ingiunzioni Tares (l’ex tassa rifiuti) datate 2013, per una “speranza” di importo pari a quasi cinque milioni di euro: il moroso dispone di 60 giorni per venirne a capo. È solo l’aperitivo di una tostissima, unica emissione di ingiunzioni relativa alla Tari 2014-15-16, che vale da sola 12 milioni e che sarà sparata entro febbraio. Invece semplice prima avvisaglia per chi avesse sottovalutato la Tari 2017: 15 mila solleciti (lo step che precede l’ingiunzione) in rampa di lancio. Se ogni passaggio significa incassare un 20%, Esatto auspica che almeno un 40% della super-emissione di 12 milioni possa essere recuperato senza ricorrere alle maniere forti. Tanto per cominciare cinque milioni, poi si vedrà.

Resta un dato sociologicamente interessante: molti triestini non amano pagare la tassa rifiuti. Da approfondire. —



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