«Esauriti i fusti di birra e il cibo» Affari d’oro come con “Gusti”
Un indotto di un paio milioni di euro per il grande Raduno Triveneto degli Alpini. Che non ha nulla a che fare con i colori, le suggestioni, la passione e la bellezza della festa che per tre giorni, e soprattutto domenica, ha acceso Gorizia. Ma che, specie di questi tempi, non può essere considerato un elemento di secondaria importanza. Stabilire con esattezza quanto ha portato alla città, in termini economici, la grande festa delle "Penne nere", è sostanzialmente impossibile, ma facendo qualche paragone, non è azzardato parlare di un indotto di qualche milione di euro, come spiega anche il presidente della Camera di Commercio e dell'Ascom di Gorizia Gianluca Madriz. «Cifre precise è complicato ed azzardato farne, ma se prendiamo come termine di paragone un evento come éStoria, che ha fatto girare oltre un milione di euro, un Raduno come quello degli Alpini dal punto di vista prettamente economico ha mosso sicuramente cifre molto superiori. Parlando solamente di bar e locali, ad esempio, so di esercizi che hanno esaurito le scorte in largo anticipo e che andavano in cerca di fusti di birra o di alimenti, perché per quanto si fossero preparati in anticipo, le richieste avevano superato le loro attese».
L'iniziativa dei locali "Amici degli Alpini" ha raggiunto quasi un centinaio di adesioni, ed è stata secondo Madriz un grande successo. «Direi che è stata occasione per sperimentare la collaborazione tra gli esercenti e le varie manifestazioni che si svolgono sul territorio - dice il presidente della Confcommercio -. Stavolta sono stati gli Alpini, ma in futuro potrebbe essere questo o quel festival, e così via. E' un'esperienza da ripetere e mutuare in futuro. La Camera di Commercio del resto ha creduto fin da subito al Raduno, sostenendolo, e dobbiamo fare un plauso agli Alpini per come è stato organizzato». A dir poco entusiasta è anche il commento dei baristi, per loro affari d’oro. «Abbiamo lavorato davvero molto bene - dice Viviana, del Caffè Bon Bon di via Oberdan -, Mi ha colpito poi l'atteggiamento molto rispettoso degli Alpini: festaioli si, ma non maleducati». «Il sabato sera è stato sicuramente il momento clou del weekend per noi, c'era davvero tantissima gente", dicono anche al Caffè Bondì di piazza Vittoria, mentre alla gelateria "Il Gelatiere" di via Petrarca, che era proprio nel cuore delle manifestazioni dei Giardini Pubblici, riflettono che "grazie al bel tempo i numeri sono stati quasi quelli di "Gusti di Frontiera" ed "éStoria. Ce ne vorrebbero tante di occasioni così per vivacizzare più spesso la città».
Ovviamente gli affari migliori li hanno fatti i locali che si trovavano nell'area dell'ammassamento, attorno al Parco della Rimembranza. «Eravamo in una posizione strategica, è andata benissimo - racconta Gabriella del Bar Alle Ali di corso Italia -. Quando abbiamo lavorato in più rispetto ad una giornata normale? Almeno il 200% direi. Ma nonostante tutta questa affluenza, a terra non c'era una sola cartaccia. Gli Alpini si sono comportati benissimo».
Marco Bisiach
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