èStoria, più soldi dal Comune

Nell’annunciare la 14a edizione di èStoria, che quest’anno ha per tema “Migrazioni”, l’ideatore e direttore della kermesse, Adriano Ossola, mai avvezzo ai facili entusiasmi, aveva parlato di un’edizione da primato. L’incontro di presentazione del festival, ospitato dalla Fondazione Carigo, è stato seguito da molti, indice dell’attesa che sempre circonda la manifestazione. Mai èStoria nel passato occupava l’arco di una settimana, mai aveva coinvolto così tante sedi a Gorizia.
Quest’anno l’iniziativa avrà luogo da giovedì 17 a domenica 20 maggio, con due anteprime al Kinemax, il 14 e il 15 dello stesso mese. E una buona notizia per èStoria è arrivata dal Comune: il contributo alla kermesse è passato dai 24 mila euro dell’anno precedente ai 37. 500 di quest’anno. Ossola non può non ringraziare. «èStoria – afferma l’assessore comunale Fabrizio Oreti, motivando il contributo maggiore – rappresenta l’evento principale che ci permette di qualificarci come città regionale della cultura. E quando si crede in un evento il supporto deve essere anche economico, considerato poi che, come amministrazione, abbiamo il dovere morale di sostenere le iniziative che aumentano il livello qualitativo cittadino. In ogni caso, èStoria è un festival internazionale che per Gorizia rappresenta un’occasione non soltanto culturale ma anche in ambito turistico, perché grazie al festival si può valorizzare la città in un contesto ben più ampio di quello regionale». Ossola, da par suo, non può che giudicare “ottimi” i rapporti con il Comune: «Sì, sono funzionali, efficienti e collaborativi – dice –. Tra noi e l’amministrazione comunale c’è uno spirito di sintonia, di accrescimento e di partecipazione».
E in molti, alla Fondazione Carigo, quando il programma di èStoria 2018 è stato annunciato, si sono meravigliati della presenza in sala dell’ex sindaco Ettore Romoli, che Ossola ha tenuto a ringraziare calorosamente nonostante tra i due, si sa, la collaborazione non sia sempre stata idilliaca: «Romoli ha contribuito nel momento più acuto della crisi a puntellare la manifestazione – ha spiegato Ossola –. Per questo mi è venuto spontaneo salutarlo e ringraziarlo».
Quanto all’indotto economico, quello di èStoria 2017 era stato quantificato in un milione di euro. «Quest’anno contiamo di pareggiarlo e di aumentarlo – afferma ancora l’ideatore –. Pensiamo di fare il pienone. Riteniamo che la ricaduta sarà imponente: i numeri presentati vogliono già dar l’idea del tipo di evento». E i numeri si fa presto a dirli: 300 ospiti internazionali, 200 incontri (tra conferenze, tavole rotonde, presentazioni di libri, reading, mostre), 110 collaborazioni, oltre 100 dirette streaming. Al centro, come da tradizione, ci saranno i Giardini Pubblici, con le loro tende “Erodoto”, “Apih” e “Giovani”. Ma la kermesse coinvolgerà poi Palazzo De Grazia, la sede della Fondazione Carigo, la sala Dora Bassi, l’aula magna del polo universitario Santa Chiara e il Kinemax. Ci sarà poi la novità rappresentata dalla Sala del Caminetto dell’Ugg, che, secondo le intenzioni di Ossola, «vuole diventare una estensione della Tenda Apih». Tra meno di un mese si comincia.
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