Eurocapitale della scienza, il giorno del verdetto su Trieste

TRIESTE. Il conto alla rovescia perché venga decretata la Capitale Europea della Scienza del 2020 sta per terminare. La comunità scientifica triestina e regionale, ma non solo, freme in attesa di conoscere l’esito della gara internazionale.
Il professor Stefano Fantoni, presidente della Fit – Fondazione internazionale Trieste, presenterà i risultati della valutazione delle candidature di Trieste e dell’accoppiata olandese Leida-L’Aia in una conferenza stampa che si terrà oggi alle 15, martedì 11 luglio, nella sede dell’Ictp, il Centro internazionale di fisica teorica “Abdus Salam” a Trieste.
Fantoni è stato l’oratore principale nella presentazione del progetto che si è svolta lo scorso 29 giugno a Strasburgo. Insieme a lui l’ingegner Pierpaolo Ferrante, l’altro ideatore del progetto, e una nutrita delegazione italiana: in prima fila c’erano infatti il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello, accompagnato dallo staff dell’ente, il sottosegretario del Miur Gabriele Toccafondi, l’ingegner Diego Bravar in rappresentanza di Confindustria Venezia Giulia, la presidente di Ogs - Istituto di oceanografia e geofisica sperimentale Maria Cristina Pedicchio in rappresentanza del sistema scientifico regionale e altri ancora.
Fantoni e la delegazione hanno dato del loro meglio per sostenere le ragioni del capoluogo giuliano di fronte ai commissari dell’EuroScience, l’ente dell’Unione europea che assegna il titolo.
La candidatura sfidante, quella olandese, partiva da posizioni forti e quindi la commissione ha voluto prendersi del tempo per arrivare a una decisione definitiva. Il duo Leida-L’Aia, infatti, costituisce un agglomerato di primissimo livello nel panorama della ricerca europea. La candidatura triestina, da parte sua, oltre alla tradizione della ricerca e della diplomazia scientifica cittadine, ha potuto contare sul sostegno amplissimo di innumerevoli enti scientifici, di ricerca e istituzioni dell’Europa centro-orientale. L’idea di Esof 2020 Trieste verte infatti su un evento che si rivolga all’intera area dell’Iniziativa centro europea. Anche l’Ince, infatti, ha preso parte all’elaborazione del progetto, nonché alla presentazione di Strasburgo.
Nelle scorse settimane la presidente della Regione Debora Serracchiani ha dichiarato sulla corsa a Esof: «La candidatura di Trieste a città europea della scienza 2020 è già un enorme successo per il fatto di essere una candidatura di tutti, frutto di un grande lavoro di squadra, e anche per questo supporto collettivo nutriamo grande fiducia». E proprio grazie al sostegno della Regione ben due ministeri (Università e Cultura) hanno dato il loro patrocinio alla candidatura triestina.
Oggi pomeriggio finalmente sapremo quale tra le due finaliste avrà il privilegio di organizzare fra tre anni l’EuroScience Open Forum - Esof, la più rilevante manifestazione paneuropea a cadenza biennale focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica. Non resta che incrociare le dita, gesto forse poco scientifico ma alquanto necessario.
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