Evasione fiscale, beni dissequestrati a Del Sabato

Il Tribunale del riesame di Udine ha disposto il dissequestro dei beni di Riccardo Del Sabato, figlio dell’ex presidente della Triestina del suo socio Gabriele Ritossa e del commercialista...
sterle trieste lady tonellotto interrogata dal dott sansone accompagnata dall'avv urso e dal dott degrassi pres sindaci triestina
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Il Tribunale del riesame di Udine ha disposto il dissequestro dei beni di Riccardo Del Sabato, figlio dell’ex presidente della Triestina del suo socio Gabriele Ritossa e del commercialista Gianattilio Usoni, coinvolti assieme agli imprenditori Antonio Maria Bardelli e Luigi Cimolai, Lino Midolini, Carletto Tonutti e al consulente Massimo Collino nell’inchiesta della procura di Udine su una maxi evasione fiscale. In particolare i giudici del riesame hanno accolto l’istanza dei difensori di Del Sabato e Ritossa, gli avvocati Maurizio Miculan e il triestino Emanuele Urso rilevando che non sussiste neanche il reato in quanto l’evasione contestata applicanda la normativa italiana secondo la richiesta dei pm udinesi, sarebbe pari a poco più di 8mila euro. Ben poco rispetto all’ipotesi contestata dal gip udinese che aveva portato al sequestro per equivalente, poi respinto dal Riesame, per la somma di 216mila euro.

«Attraverso l'esterovestizione venivano conseguiti notevoli vantaggi fiscali, quali la sottrazione ad imposizione fiscale in Italia degli utili»: questa era stata l'impostazione accusatoria proposta dal pm al tribunale di Udine il 22 aprile scorso e tale è stata anche l'interpretazione data dal gip nel decreto con il quale, il successivo 17 maggio, veniva disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di beni, azioni e conti correnti nei confronti di sei dei nove "vip" dell'economia friulana finiti sotto inchiesta per una presunta maxi evasione fiscale. Ma ieri il Riesame ha completamente sconvolto la tesi accusatoria. Evasione di poco conto.

Due le ipotesi di reato formulate dalla Procura di Udine. C'è l'omessa dichiarazione per gli imprenditori Antonio Maria Bardelli, presidente del gruppo che possiede, tra l'altro, il “Città Fiera” di Martignacco, Luigi Cimolai, “re dell'acciaio” di Pordenone, Riccardo Del Sabato e Gabriele Ritossa , al vertice del gruppo di residenze per anziani “Zaffiro”, e per il consulente finanziario Massimo Collino, di Remanzacco. E c'è la dichiarazione infedele per gli imprenditori Carletto Tonutti e sua moglie Emanuela Zanin, titolari dell'omonima società di macchine agricole di Remanzacco, e Lino Midolini, attivo nel settore delle discariche e noto anche per l'acetaia di Manzano e, da un paio d'anni, per il Parco fotovoltaico di Premariacco.

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