Ex centro commerciale Isonzo uno “scatolone” triste e vuoto

GRADISCA. Almeno adesso tagliano l’erba con una certa costanza. E hanno rimosso i rifiuti che erano ammonticchiati in un angolo del parcheggio vicino a un portone.
Ma nonostante ci sia la volontà di mantenere il più possibile “in ordine” l’area del centro commerciale Isonzo a Gradisca lungo la strada regionale 305, chiunque entri nel parcheggio viene avvolto da un infinita sensazione di tristezza. Quella era un’area commerciale viva, vivace, con un continuo viavai di clientela: auto che venivano e auto che arrivavano, carrelli ricolmi con la spesa settimanale, parecchie persone che semplicemente arrivavano lì per fare un giretto e passare un pomeriggio in totale relax. Oggi il centro commerciale che ospitava anche l’Ipercoop (emigrata in quel di Villesse, al Tiare shopping) è diventato il “simbolo” delle distorsioni della grande distribuzione che non causa soltanto morti fra i piccoli negozi ma anche fra i punti-vendita della sua stessa categoria. E così si creano immensi scatoloni vuoti.
La struttura, di per sè, continua ad essere in buone condizioni: resiste alle intemperie e al disuso. Insomma, non ci sono calcinacci, sinistre crepe, finestre che si sfaldano. Tutto viene mantenuto in (discreto) ordine. L’erba, a poco a poco, sta crescendo in mezzo ai cordoli e ai piastrelloni in corrispondenza dei due vecchi ingressi al centro commerciale. Ci sono anche due carrelli ricolmi di scatoloni e immondizie lasciati tristemente in un angolo. Qualcuno, nel parcheggio, deve essersi divertito a rimuovere due cartelli stradali: uno a terra, l’altro è stato sradicato e qualcuno ci ha messo dei blocchi di pietra tutt’intorno per consolidarlo ma senza troppa fortuna.
Le panchine, poi, continuano ad essere in pessime condizioni e non potrebbe essere diversamente perché il legno, che ormai ha perso il trattamento che lo rendeva quasi impermeabile, risente della pioggia caduta in tutti questi mesi. Sarebbe ingeneroso dire che è tutto nel degrado e nell’abbandono ma queste immagini, lo ripetiamo, “regalano” infinita tristezza, proprio perché è ancora viva la memoria di quando il centro commerciale funzionava (probabilmente meglio di Tiare shopping) ed era un punto di riferimento per i gradiscani e non.
Che fare di quell’area commerciale? Come strapparla al degrado, garantendole nuova vita e riportandole la vivacità che non c’è più? Facciamo un pò di amarcord. Roberto Sgavetta, vicepresidente di Coop Consumatori Nordest, dichiarò in occasione dell’apertura di Ipercoop all’interno di Tiare shopping di ritenere impossibile per la struttura (che rimane proprietà di Coop) un futuro sempre nell’ambito food, cioè alimentare. Sarebbe stupido crearsi un concorrente in una struttura di proprietà.
Intanto, però, il tempo passa e il degrado avanza a grandi falcate e inesorabilmente.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo