Ex Ostello scout di Campo sacro a Prosecco: mezzo milione per la rete fognaria

Approvato il piano di adeguamento del centro per migranti: l’aumento di capienza arriverà in autunno

Francesco Codagnone
L’ingresso dell’ex Ostello scout di Campo Sacro, trasformato in centro di accoglienza straordinaria Foto Lasorte
L’ingresso dell’ex Ostello scout di Campo Sacro, trasformato in centro di accoglienza straordinaria Foto Lasorte

A distanza di quasi sei mesi dalla chiusura del Silos, la giunta comunale ha approvato il progetto di fattibilità per l’adeguamento dell’impianto fognario dell’ex Ostello scout di Campo sacro, passato in concessione alla Prefettura il primo luglio scorso e da allora trasformato in un centro di accoglienza straordinaria (Cas) per i richiedenti asilo della rotta balcanica.

L’intervento, finanziato con 500 mila euro, permetterà di aumentare la capienza massima della struttura (attualmente più che dimezzata, con 78 letti sui 200 preventivati), ma i tempi non saranno brevissimi: tra procedura e affidamento, i lavori partiranno indicativamente per la metà del 2025, e dureranno in tutto 143 giorni. Minimo quattro o cinque mesi di cantiere.

Metà dei posti preventivati

Fino a quel momento, il complesso situato sul –Carso continuerà a disporre della metà dei posti preventivati all’inizio della scorsa estate, quando Campo sacro era stato individuato come centro ad “alta rotazione” per offrire momentanea accoglienza ai migranti che, presentata la richiesta di protezione internazionale, attendono di essere trasferiti fuori regione.

Il contratto di concessione stipulato tra Comune e Prefettura prevedeva una capienza massima di 200 posti. Addirittura più dei 150 annunciati prima dello sgombero del Silos. I profughi attualmente ospitati all’ex Ostello, però, possono essere al massimo 78. I letti sono sempre pieni e continuano a riempirsi di settimana in settimana, dopo ogni trasferimento. A inizio luglio l’Unhcr aveva offerto (e consegnato) dei moduli abitativi aggiuntivi, proprio per aumentare la capienza della struttura, ma non sono mai stati montati. Troppo leggeri per reggere la bora.

Fabbricati inutilizzabili

Anche i fabbricati originariamente presenti nel sito risultano perlopiù inutilizzabili, per motivi strutturali: sempre nel contratto con la Prefettura, gli edifici “Casetta Compagnia e clan”, “Ufficio 2” e “Casetta compagnia – centro natura” sono definiti «in condizioni di sostanziale inagibilità», mentre i moduli “Maratona”, “Brown Sea” e “Sala Paliaga” sono «attualmente non idonei a un immediato utilizzo». Nei fatti restano quindi tre sole strutture utilizzate: “Baden Powell”, “Ufficio 1” e “Tettoia”. In tutto 78 letti.

Il contratto prevederebbe, a questo punto, la possibilità di utilizzare l’area verde per collocare tende o altre strutture provvisorie. Ma anche i servizi igienici esterni risultano inutilizzabili, proprio a causa dell’inadeguatezza della rete fognaria: sostanzialmente un pozzo nero a perdere.

Migranti all’ex Ostello

L’ex Ostello, va precisato, ospita migranti fin dal periodo della pandemia, quando il sito era stato utilizzato per l’isolamento fiduciario dei richiedenti asilo. Negli ultimi anni è capitato che il prato si allagasse di liquami. Il problema era dunque noto da molto prima di quest’estate.

L’intervento sulle fognature, da tempo atteso, prenderà avvio nei prossimi mesi. Il progetto di fattibilità tecnico economica è stato appena approvato dalla giunta e pubblicato sull’albo pretorio: seguirà adesso la redazione del progetto esecutivo (che il Comune intende far approvare entro aprile), quindi l’indizione del bando di gara.

Cantieri per 143 giorni

Rup incaricata è la direttrice di servizio Barbara Gentilini, che stima un possibile avvio dei lavori entro il primo semestre del 2025. I cantieri, considerata la loro complessità, richiederanno come anticipato 143 giorni consecutivi. La fine dei lavori sarà quindi non prima dell’autunno. Il quadro economico è di 500 mila euro, comprensivi di Iva e oneri di sicurezza, già inseriti nella previsione di bilancio del prossimo triennio.

Nuovo impianto fognario

Il progetto prevede il completo adeguamento dell’attuale impianto fognario e la realizzazione di una nuova linea di raccolta delle acque reflue, con la previsione di collocare dei moduli prefabbricati con funzione igienico-sanitaria. Verranno inoltre realizzati un nuovo impianto di depurazione, e una trincea drenante per la dispersione nel terreno dei liquidi (una volta trattati).

Questo permetterà di aumentare la capienza della struttura fino a un massimo di 200 posti. Il progetto prevede inoltre la riparazione, oltre alla realizzazione laddove assente, di una recinzione attorno a tutto il centro di accoglienza. Per quest’ultima verranno impiegati 40 mila euro.

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