Expo Mittelschool. Per l’affitto si parte da 45mila euro annui

Vesnaver: ma noi avanti solo con l’ok degli associati Fipe, volevamo poter controllare il rispetto dei paletti proposti
Altran Mf-mini Casinò
Altran Mf-mini Casinò

Una base da 45mila euro all’anno. Fra i requisiti inclusi nella gara per l’assegnazione della gestione dell’Expo Mittelschool nella sua stabilita nuova veste di ristorante (chiamato a operare all’interno dei paletti imposti dalla Camera di commercio) c’è, infatti, anche quello dell’offerta economica sul canone d’affitto degli spazi di via San Nicolò. Una sorta di asta, con punto di partenza fissato a 45mila euro. Per ogni anno. E siccome gli anni di “affidamento” previsti sono tre (rinnovabili per identica durata), vanno messi in conto quantomeno 135mila euro tanto per iniziare. A cui sommare, ovviamente, tutti gli altri costi.

L’indicazione è stata inoltrata dall’ente camerale ai soggetti che avevano manifestato il proprio interesse entro il 27 febbraio scorso. Oltre ai gestori uscenti Rossana Bettini in Illy e Francesco Razzetti con la società White Sheep, in corsa ci sono Giorgio Tuti del Castello di Trussio dell’Aquila d’oro a Dolegna del Collio, Carmine Maiellaro, gestore del Bragozzo di Riva Nazario Sauro, e infine il duo targato Fipe composto da Bruno Vesnaver e Luca Morgan (il primo alla guida della trattoria Da Giovanni e dell’Antica Ghiacceretta, il secondo della Chimera di Bacco). Proprio sulla partecipazione di questi ultimi alla fase clou della gara rimane però un punto interrogativo, da sciogliere nel corso della prossima settimana. In due step: «Martedì avremo il direttivo, giovedì l’assemblea dei soci», risassume Vesnaver, presidente della costola locale della Federazione dei pubblici esercizi. «Andremo avanti solo con il parere favorevole degli associati, per provare a ottenere la gestione come Fipe. Altrimenti, niente. Non mi spiacerebbe - prosegue Vesnaver svelando qualche idea - avere un locale Fipe da mettere a disposizione dei soci. Posto che non condividiamo la decisione della Camera di commercio di far aprire un ristorante all’Expo Mittelschool, abbiamo partecipato alla pre-selezione per avere la possibilità di “controllare” che tutta l’attività sia comunque effettuata entro i precisi paletti proposti».

Il numero uno della Fipe provinciale attende peraltro, come rappresentante dell’associazione di categoria aderente a Confcommercio, di discutere del tema Expo Mittelschool con il presidente camerale Antonio Paoletti: «Mi aspetto una convocazione, per noi e per l’Acepe, in modo da avere delle spiegazioni», sottolinea Vesnaver, evidentemente rammaricato per un dialogo che prima è mancato. E proprio l’Acepe (Associazione commercianti ed esercenti pubblici esercizi, a sua volta affiliata a Confcommercio) continua a ribadire, per voce del suo direttore Lionello Durissini, il «no all’apertura di un altro ristorante». «Ma come si fa a mettere lì un nuovo concorrente?», si chiede il dirigente prossimo alle annunciate dimissioni, in calendario il 29 marzo. Da lunedì, intanto, l’Acepe avvierà la raccolta di firme contro il progetto-ristorante all’Expo Mittelschool. Alle parole di Durissini, non solo le ultime ma soprattutto quelle pronunciate l’altro giorno a veicolare la richiesta di ritiro del bando, il presidente della Camera di commercio non risponde. «No comment, per il rispetto che porto a Durissini». Antonio Paoletti non vuole dire nulla, e proprio questo silenzio, smorzato solo da poche striminzite parole, potrebbe mascherare un certo fastidio.

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