F2i con l’acquisto di MarterNeri punta a integrare porto e rotaie

Più vicino il decollo delle nuove concessioni e strada in discesa per l’acquisizione della Compagnia portuale. In vista vertice Cisint-D’Agostino: si parlerà di escavo
Bonaventura Monfalcone-04.04.2017 Carico speciale-Porto-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-04.04.2017 Carico speciale-Porto-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura



L’acquisizione di MarterNeri realizzata da F2i Holding Portuale (FHP interamente controllata dal Terzo Fondo F2i e dal Fondo F2i-Ania) non solo porta a Monfalcone il primo operatore italiano nel comparto portuale delle merci rinfuse solide. Il progetto industriale di F2i infatti punta pure ad un ampliamento e alla nascita, nei prossimi mesi, di un operatore integrato con il trasporto ferroviario. Lo scorso aprile il Fondo Ania F2i (soggetto creato da Ania e F2i sgr), ha acquisito il 92,5% di Compagnia Ferroviaria Italiana E le attività di Monfalcone andranno ad aggiungersi a quelle di Mestre, Chioggia e Carrara, già del fondo F2i dal 2019.

C’è grande attesa per questo a Monfalcone anche in vista di una ulteriore acquisizione, della Compagnia portuale da parte di MarterNeri, le trattative come è noto sono a un punto già “maturo” secondo le indiscrezioni più qualificate che forniscono un quadro dell’intera vicenda assai vivace per il piccolo scalo monfalconese. Non c’era in campo soltanto MarterNeri (ora di F2i) per rilevare la Compagnia portuale, ma anche un altro big della logistica come Cosulich.

In ogni caso bisognerà attendere ancora per la definizione delle operazioni. La stessa acquisizione di MarterNeri (società attiva dal ’69 che ha chiuso il bilancio consolidato 2019 con 52,2 milioni di euro di ricavi, un margine operativo lordo di 17,9 milioni e un debito finanziario netto di 4,6 milioni) deve ancora passare il vaglio (un passaggio scontato) dell’Antitrust. Poi per l’ulteriore acquisizione di Cpm servirà altro tempo.

Nel frattempo però potrebbe ripartire a momenti (qualcuno dice che è questione di giorni) l’antica collaborazione tra MarterNeri e Cpm per le operazioni di carico e scarico di navi in porto. Le due aziende a Portorosega sono infatti complementari, una svolge il lavoro di impresa portuale e l’altra di operatore logistico via mare e via terra.

Sempre più vicina dunque la riorganizzazione delle concessioni in porto con la divisione degli spazi che a questo punto si può dire quasi conclusa. E viste le premesse e le trattative in corso il decollo del nuovo layout potrebbe avvenire anche prima del termine fissato dalla proroga delle vecchie concessioni che scadranno il prossimo 31 marzo. Il fatto poi che Monfalcone, grazie all’ingresso di F2i diventi una vera e propria piattaforma portuale integrata con il trasporto ferroviario è un nodo rilevante per lo stesso sindaco di Monfalcone, Anna Cisint. Che il 21 prossimo ha in programma una riunione con il presidente dell’Autorità di sistema, Zeno D’Agostino in cui uno dei temi fondamentali della discussione sarà proprio lo sviluppo ferroviario.

«In ballo c’è lo sviluppo ferroviario che è fondamentale– conferma il sindaco - ma anche la questione dell’escavo. Con il presidente D’Agostino conto di fare un crono-programma. Questi sono i primi passi che bisogna pianificare, ne ho già parlato con i dirigenti regionali. E bisogna parlare anche con il ministero dei trasporti a Roma perchè a settembre bisogna iniziare finalmente a scavare».

L’escavo è uno snodo rilevante per il porto di Monfalcone. Per il decollo dello scalo però il tema di base è quello della nuova organizzazione degli spazi per le concessioni. «Questo delle concessioni è il primo passo importantissimo - conclude Cisint - e anche di questo devo parlare con il presidente perchè da questo dipenderanno i passi successivi». —

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