Fabbrica ex Fissan, imprenditori interessati all’acquisto

Alcune società hanno manifestato interesse nell'acquisizione del complesso che un tempo ospitava la Fissan, lo storico marchio di prodotti per la cura della persona fondato nel 1930 dal triestino Osiride Brovedani. Eventuali offerte si concretizzeranno durante l'asta fissata per il prossimo 7 luglio, esattamente tra un mese, chiarendo quindi le sorti future di un pezzo di storia del comparto industriale di Trieste.
Dopo la pubblicazione dell'annuncio che definiva le modalità dell'asta pubblicata dal Tribunale di Parma - dove aveva sede la Cover spa, la società che aveva rilevato l'attività nel 1999, messa in liquidazione tre anni fa - alcune società hanno contattato il liquidatore. «Dopo aver letto l'estratto dell'ordinanza di vendita, - conferma Marco Bottino, il professionista dello studio Lottici che a Parma cura la liquidazione dei beni della Cover -, abbiamo ricevuto in via ufficiosa richieste di chiarimenti sullo stabile e sulle modalità di vendita da parte di alcuni possibili interessati».
Il complesso situato a Bagnoli della Rosandra è suddiviso in 3 lotti e conta complessivamente 17 mila metri quadrati. I professionisti dello studio Lottici hanno disposto la possibilità di vendere l'immobile in un unico lotto - base d'asta 6 milioni e 210 mila euro - o in tre lotti distinti visto che la fabbrica è già suddivisa in tre distinte partite tavolari. La più importante delle tre unità che conta 6460 mq e parte da una base d'asta di 3 milioni e 350 mila euro, un tempo ospitavano l'area destinata alla lavorazione, al deposito delle materie prime e dei prodotti finiti nonché gli uffici amministrativi e la mensa. Il secondo e terzo lotto partono rispettivamente da una base d'asta di un milione 170 mila e un milione 690 mila euro. Roberto Marzi, l'ingegnere che ha redatto la perizia su incarico del tribunale, precisa che gli immobili si presentano in «discrete» se non addirittura buone condizioni di conservazione e manutenzione, pur variando il giudizio preciso per i singoli lotti. «Presumibilmente gli interessamenti si concretizzeranno direttamente in sede di asta - precisa Bottino -. Dai contatti nulla è stato chiarito circa la tipologia delle possibili società acquirenti e se l'interessamento riguarda uno o più lotti». Un segnale comunque è arrivato, qualcuno ambisce ad insediarsi nell'area. (l.t.)
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