Fallimento Caffaro, chiesti 4 miliardi di risarcimento

TORVISCOSA. Il commissario straordinario di Caffaro-Snia, l’avvocato veneziano Marco Cappelletto, ha avviato al Tribunale di Milano una causa sul fallimento, avvenuto 3 anni fa, dello storico gruppo chimico italiano: richiesti 4 miliardi di euro di risarcimento causa. Tirati in ballo dall’accusa, banchieri, manager e imprenditori, tra cui il Monte Paschi, le assicurazioni Unipol e la finanziaria Mittel del banchiere Giovanni Bazoli, che ora sono costretti a difendersi visto anche l’ammontare del risarcimento chiesto. Ben 54 le persone citate in giudizio, tra cui Emilio Gnutti, Giovanni Consorte, Vincenzo De Bustis, e Maurizio Dallocchio. Cappelletto, e i suoi legali, hanno ricostruito i fatti che hanno portato al fallimento, mettendo in chiaro situazioni dalle quali emerge la volontà dei soci di lasciar morire Snia. L’azione del commissario (nominato nel 2010) è anche in relazione alla richiesta presentata dal ministero all’Ambiente per 3,42 miliardi di euro di danni ambientali e costi per le bonifiche delle aree inquinate che riguardano i siti di Torviscosa, Brescia e Valle del Sacco (Lazio), cifra che potrebbe essere coperta da quella chiesta dal risarcimento.
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