Falliti gli impianti sciistici di Bovec, mazzata per Sella Nevea

La società di gestione slovena sepolta sotto un mare di debiti: quest’anno non si scia su quel versante. Rimane l’incognita della costosa e fiammante funivia di collegamento inaugurata nel 2010 nella parte italiana del Canin che non potrà essere sfruttata appieno

Mazzata indiretta su uno dei poli sciistici della regione: quello di Sella Nevea. La procedura di fallimento della società Atc Kanin, che gestiva gli impianti sciistici dalla parte slovena del monte Canin, sopra Bovec, ha portato a galla debiti non pagati per 5,92 milioni di euro. Questa è la somma accertata dal procuratore fallimentare. L’impianto sciistico di Bovec, che era stato da poco collegato con gli impianti di Sella Nevea grazie a una costosissima funivia inaugurata nel 2010, ha subìto a gennaio un brusco calo negli affari terminando di fatto la stagione in largo anticipo dopo la caduta di due cabine dell’impianto di risalita. Vittime allora non ce n’erano state, ma l’incidente aveva compromesso sia la stagione che i conti della società Atc Kanin. Il fallimento è stato dichiarato a giugno di quest’anno. Ora, con l’avvicinarsi dell’apertura della nuova stagione sciistica i nodi vengono al pettine: non è ancora chiaro quali saranno le ripercussioni di questo crac su Sella Nevea, che però di fatto si troverà ad avere a disposizione un impianto fiammante e sovradimensionato (con inivitabili costi fissi di gestione) che potrà essere sfruttato solo per una piccolissima percentuale delle sue potenzialità.

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