Fedriga condanna i contras: «Follia calpestare le norme»

TRIESTE. Pure il segretario Pd del Friuli Venezia Giulia Cristiano Shaurli si schiera con la protesta dei sindaci. Per il presidente della Regione Massimiliano Fedriga, al contrario, è «follia non voler applicare la legge Salvini». Ed è subito polemica. In linea con Fedriga prendono posizione i primi cittadini di Gorizia, Monfalcone, Cividale, Pordenone e Udine: Rodolfo Ziberna, Anna Cisint, Stefano Balloch, Alessandro Ciriani e Pietro Fontanini. Insorgono invece contro la norma sulla sicurezza le parlamentari dem Debora Serracchiani e Tatjana Rojc.
Dichiara Shaurli: «Il Pd Fvg è solidale con chi vorrà ricorrere alla giustizia per verificare se il decreto sicurezza è conforme al diritto europeo e alla Costituzione. I sindaci devono rispondere ai cittadini e al territorio: questo è il loro unico vincolo di mandato».
Per Fedriga, invece, «per andare contro il ministro dell’Interno, alcuni sindaci del Pd danneggiano le persone che dovrebbero rappresentare. Vorrebbero consegnare loro insicurezza, illegalità e clandestinità».
Sulla stessa linea si attestano i sindaci di centrodestra. Secondo Ziberna infatti «alcuni sindaci di sinistra intendono non applicare sul loro territorio il decreto sicurezza, sostenendone addirittura l’incostituzionalità: accusa pesante al Capo dello Stato, che lo ha firmato. A Gorizia senza dubbio verrà applicato».
Idem Fontanini: «Udine garantirà piena applicazione al decreto». Cisint ha addirittura indirizzato una lettera ad Anci e Anci Fvg, in cui esprime il suo «formale dissenso dalla posizione pubblica espressa dall’Anci, che dovrebbe rappresentare tutti i sindaci. La volontà espressa da alcuni sindaci di non applicare la norma è un atto di violazione della legge».
Chi risponde criticamente al presidente Fvg è invece la senatrice Pd Rojc. «Secondo Fedriga chi ha dubbi sull’efficacia di una legge voluta da Salvini commette un crimine di lesa maestà. Ma la democrazia è confronto e anche scontro di idee: di qua non ci sono “folli” o “ribelli”, non c’è gente che “se ne frega”. Qui non siamo abituati a usare metafore da fucilieri, altri sono quelli che si fanno fotografare con il mitra in mano».
Per la deputata dem Serracchiani «a Salvini nulla importa della sicurezza degli italiani: lo dimostra l’impianto della sua legge, fin dall’attenzione che non rivolge alle forze dell’ordine. A Salvini serve solo spaccare il Paese, dividerlo tra chi sta con lui e chi è contro di lui, per trarne il massimo vantaggio elettorale. Pare che solo Di Maio non se ne sia accorto e gli regga la coda da bravo paggetto». –
L. GOR.
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI .
Riproduzione riservata © Il Piccolo