Fedriga dopo la varicella: non sono un no vax

TRIESTE. Il virologo Roberto Burioni scrive che il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga è stato ricoverato in ospedale per varicella, e da qui lancia un appello a vaccinarsi anche agli adulti.
Parole che scatenano tutta una serie di reazioni sui social contro quanti non si vaccinano. E che inducono lo stesso Fedriga a intervenire: «Sto leggendo una serie di commenti su Twitter di fenomeni festeggianti perché sono stato ricoverato affermando che sarei un no vax. Questa setta di invasati che seguono Burioni non hanno nemmeno letto le mie interviste dove dico che sono a favore dei vaccini e per raggiungere il risultato è necessaria un'alleanza con le famiglie non l'imposizione».
Queste le parole di Fedriga, oggi venerdì 15 marzo, dopo essere stato bersaglio di una serie di commenti - alcuni dei quali anche offensivi - sui social in merito alla notizia del suo ricovero in ospedale per avere contratto la varicella. «Hanno perfino detto che avrei preso la varicella dai miei figli - prosegue il governatore - non sapendo nemmeno che i miei figli sono vaccinati, come ho dichiarato in più interviste».
«Se non siete certissimi di avere avuto la varicella da bambini, io vi consiglio di vaccinarvi - aveva scritto Burioni poche ore prima attraverso il sito Medical Facts riproponendo il tema delle vaccinazioni in età adulta - Non per proteggere gli altri, ma perché - ve lo garantisco - la varicella è una malattia molto contagiosa e prenderla da adulti è davvero qualcosa di molto, molto, molto spiacevole».
Fedriga su Fb ripete di essere favorevole sulla questione vaccini a «un'alleanza con le famiglie e non all'imposizione». Arriva a stretto giro la controreplica di Burioni, che dopo avere augurato "prontissima guarigione" a Fedriga aggiunge: "Sono contento che lei abbia vaccinato i suoi figli. Lei, come molti adulti, non si è vaccinato: se si fosse vaccinato però in questo momento sarebbe in perfetta salute, visto che il vaccino ha un'efficacia tra l'88 e il 98%». «I toni - aggiunge Burioni - sono spesso troppo accesi, però si ricordi che se il virus avesse contagiato non lei, in salute, ma un bambino trapiantato adesso probabilmente saremmo qui a piangerne la morte". "L'unico modo che abbiamo per evitare queste tragedie - ribadisce - è vaccinarci tutti».
«Qualcuno, considerando questo - conclude Burioni - se la prende con troppa violenza con chi mette in pericolo senza motivo e in nome dell'ignoranza e dell'egoismo (perché di questo si tratta, non di libera scelta) la vita degli altri rifiutando i vaccini. Però non si può mettere sullo stesso piano chi eccede nel gridare contro chi guida ubriaco e chi grida guidando ubriaco. In bocca al lupo».
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