Ferriera di Trieste, al via la conversione “green”. Arvedi: «Primi al mondo per impianti a emissioni zero di anidride carbonica»

Lasorte Trieste 02/10/22 - Area Ferriera, Piattaforma Logistica
Lasorte Trieste 02/10/22 - Area Ferriera, Piattaforma Logistica

«Oggi quella di Servola è una Ferriera modello di innovazione tecnologica e sostenibilità: Accaieria Arvedi nei suoi siti di Cremona e di Trieste vanta il primo impianto al mondo certificato a emissioni nette zero di anidride carbonica».

Lo ha detto Mario Caldonazzo, a.d. di Acciaierie Arvedi, in un convegno sulla conversione della Ferriera di Trieste, sottolineando l'impegno ”green” del gruppo che ha così anticipato l'obiettivo europeo emissioni nette zero fissato per il 2050. A Trieste oggi c'è un impianto di lavorazioni a freddo. 

La messa in sicurezza ambientale della Ferriera di Servola: proseguono gli interventi

Proseguono gli interventi di bonifica, messa in sicurezza e recupero dell’area industriale siderurgica della Ferriera di Servola, che diventerà fulcro del futuro sviluppo sostenibile del Porto di Trieste. Il progetto di riconversione dell’area, divenuta di proprietà dello Stato grazie ad una permuta sottoscritta lo scorso luglio tra l’Agenzia del Demanio e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale con la società Siderurgica Triestina e l’Acciaieria Arvedi, è uno dei più importanti avviati in Italia.

L’operazione, presentata oggi a Trieste porterà, oltre al recupero ambientale e alla riqualificazione industriale delle attività produttive, prevede la reindustrializzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali, in condizioni di sicurezza sanitaria e ambientale.

L’area privata dove c’è l’impianto a caldo è divenuta pubblica e sarà destinata alla realizzazione di infrastrutture al servizio del porto di Trieste e di interconnessione tra il porto e la viabilità stradale e ferroviaria.

In seguito allo spegnimento di uno degli ultimi altiforni presenti nel Paese verrà quindi avviata una conversione green dei siti industriali e alla realizzazione di una piattaforma logistica integrata, che prevede un nuovo snodo ferroviario e l’ampliamento della banchina portuale.

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