Festa dell’Uva, il clou è a Staranzano

di Ciro Vitiello
STARANZANO
È il giorno della “Festa dell’uva”. Un tuffo nel passato alla riscoperta delle antiche tradizioni contadine della Bisiacaria in programma oggi a Staranzano nell’ambito delle numerose manifestazioni della “Sagra de le raze”, che ogni anno si anima dei profumi di un tempo e richiama in paese migliaia di persone sia per il clima festoso che per gustare la “ràza” preparata nelle sue ricette originali. Una tradizione che parte dalla lontana occupazione dell’Impero Austro-ungarico (gli storici locali dicono verso il 1797), come festa dei “Coscritti” che prima di partire per Vienna per assolvere il servizio militare, festeggiavano in paese dopo una caccia ai “mazurini” (germani reali) in quel tempo abbondanti lungo il litorale tra il mare e la Foce dell’Isonzo.
In collaborazione con gli agricoltori, il Comitato della sagra propone una sfilata di antichi carri agricoli in legno, abbelliti con tralci e grappoli d’uva, dove i personaggi in costume tradizionale della Bisiacaria distribuiscono uva e vino. Il corteo di cavalli, carrozze d’epoca, trattori, belle fanciulle in costume e con la presenza del “Gruppo Costumi tradizionali bisiachi” di Turriaco, partirà alle 10 dalla piazza Risiera San Sabba e sfilando lungo le vie principali del paese accompagnato dalle allegre note della banda “Pihalmi Orkester Vogrsko”. Dopo aver percorso piazza della Repubblica e via Martiri della Libertà, la conclusione è prevista nell’area dei festeggiamenti di piazza Dante dove saranno distribuiti vino, uva e dolci questi ultimi a cura dell’associazione dell’Advs, “Donatori di sangue” e di ottime pasticcerie di Staranzano e dintorni.
Il ricavato delle offerte dei dolci, verrà devoluto come ogni anno alla “Via di Natale” di Aviano. «Anche quest’anno – spiega il responsabile del Comitato organizzatore Mauro Regolin – gli esperti delle cucine sono andati alla ricerca del miglior prodotto in commercio esportato in tutto il mondo per offrire ai buongustai una ràza che cresce in uno dei più importanti posti dell’Ungheria, dove esistono zone umide sostanzialmente simili alla nostra». La “ràza” (dovrebbero arrivare circa 1.500 pezzi, quindi almeno 3.000 porzioni), verrà servita assieme ai vini e ai prodotti del territorio in tre cucine: area municipio (via Zambon), piazza Dante e area parrocchiale. Sempre oggi, a fianco al municipio (via dell’Infanzia), partirà il concorso di pittura “Paesaggi bisiachi-Festa dell’uva”. La timbratura delle tele comincerà alle 9.
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