Festa di San Martino con l’ultima novità della cantina Kante

PROSECCO. Assieme alla tradizionale Fiera di San Nicolò, la sagra di San Martino, patrono di Prosecco, è ormai una delle manifestazioni più importanti e sentite del Comune di Trieste. Lo dimostra l’appoggio che anche quest’anno il municipio dedica a una Fiera che affonda le proprie radici nei secoli scorsi. Per ben sette giorni, da domenica 4 novembre a domenica 11, il paese di Prosecco, di cui San Martino è patrono, sarà animato da numerose iniziative. Rispetto a qualche anno fa, la Fiera di San Martino, solitamente celebrata l’11 di novembre, è stata articolata in più giornate, con un calendario denso di appuntamenti culturali e ricreativi tali da richiamare sulla parte ovest dell’Altipiano numerosi turisti e appassionati.
Sino a tempi recenti, la Fiera rappresentava quel momento dell’anno in cui i contadini e gli allevatori tiravano le somme sull’anno agricolo appena trascorso. Si ritrovano tutti nel giorno di San Martino per vendere alcuni dei propri prodotti, iniziando pure a organizzarsi per il nuovo anno agricolo acquistando sementi, armenti e arnesi utili al proprio lavoro. Per chi invece non vive di terra, San Martino è una festività che celebra con il vino nuovo e le castagne la piena maturità dell’autunno. A Prosecco, da diversi anni, la sagra diventa un appuntamento importante non solo per gustare il vino novello con i crauti e le salsicce (il piatto tipico della ricorrenza), ma anche per conoscere tutte le produzioni locali triestine promosse dai diversi consorzi del settore. E proprio in tema di vino, questa nuova edizione della Fiera offrirà agli estimatori del vino di qualità un’assoluta novità: Edi Kante, autentico fuoriclasse della viticoltura carsolina, presenterà in anteprima una nuova bottiglia che si ispira al classico “Proseker” che un tempo si produceva con le uve coltivate sui terrazzi esposti al sole di Prosecco e Contovello.
In attesa di conoscere e apprezzare l’inedita bottiglia del gran maestro di Prepotto, vale la pena di ricordare che l’antico “Proseker” era un vino abboccato con le bollicine, spumante che veniva esportato con successo nelle principali località dell’Impero Austro Ungarico. Accanto alla sorprendente novità vinicola, la Fiera prosecchina riproporrà agli affezionati del folklore locale i suoi temi classici e consolidati: la “Furenga” del 4 novembre, con carrozza e cavalli a percorrere le vie del paese con le botti del vino nuovo, il luna park centrale per i più piccoli, bancarelle e stand con prodotti enogastronomici e tipici sapori del Carso. E ancora musica, ballo e una tavola rotonda sul tema del rilancio agricolo del territorio di Prosecco con la partecipazione dei rappresentanti di Comune, Provincia, associazioni di categoria e altri enti interessati. I sette giorni della Fiera di San Martino saranno resi possibili oltre che dal contributo economico del Comune, dagli sforzi delle realtà locali e della prima circoscrizione.
Maurizio Lozei
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